di Paolo M. Storani - LE IMPUGNAZIONI: SEMINARIO IN ROMA SUL PROCESSO CIVILE DEL 21 SETTEMBRE 2013 - La fotina che Studio Cataldi ha abbinato a queste noterelle di presentazione è il simbolo di un'attività pericolosa, riferito a quella dell'avvocato. Come mai?
Saranno forse i dubbi e le perplessità a non finire al cospetto di decisioni di primo grado da far accapponare la pelle. Decisioni, oltretutto, in gran parte provvisoriamente esecutive. Sappiamo che in Italia vi è la tendenziale virata verso una pronuncia di primo grado affidata quasi sempre ad un giudice non togato, denominato con acronimi vari (GOA, GOT, GDP) ma onorario, vale a dire non uscito da quel percorso di guerra del pubblico concorso che sforna ancora figure dignitose di magistrati. In Italia la competenza e la preparazione del giudice che viene in tal modo immesso negli organici dei Palazzi di Giustizia si presume, sol perché il tizio ha conseguito una laurea in legge, magari quarant'anni prima.
Sappiamo anche che il fatiscente cantiere della Giustizia civile italiana è sempre aperto. Un'ondata di altri giudici ausiliari è in procinto di assestare altri colpi di machete. Per dirla con un Autore apprezzato, Claudio Consolo, ordinario di diritto processuale civile nell'Università di Padova, fonte Il Corriere Giuridico 10/2012, "nuovi ed indesiderabili esercizi normativi sul processo civile: le impugnazioni a rischio di svaporamento", per sottolineare il pericolo concreto di una parziale dissoluzione della funzione rimediale che, per tradizione, hanno garantito le impugnazioni. Dopo la mestizia dei provvedimenti sfornati dai precedenti Padroni del Vapore, neppure il c.d. Decreto del Fare del Governo Napolitano - Letta jr. delle larghe intese ci fa grazia; a primissima lettura ho scritto parole di fuoco su queste colonne virtuali: castelli di rabbia che in questo momento figurano incredibilmente al primo posto delle notizie più lette; siamo, dunque, un popolo di legali infuriati oltre che, in maggioranza, a destino più o meno imminenti di working poors, dopo la scellerata falcidie della riforma sui compensi e prima ancora dell'abolizione dei minimi, uno storico usbergo cui i cari avvocati di una volta tanto tenevano contro lo sfruttamento della nostra pur fondamentale attività: ricordiamolo, a valenza costituzionale. Ma interessa più la Carta costituzionale a chi attualmente muove le leve del potere? Un fardello che intralcia l'arrembante presidenzialismo.
Le erinni della mediaconciliazione ci avevano ammannito un cumulo di piacevolezze sulla specificità e sulla particolarità del ruolo del mediatore, tavolo rigorosamente di vetro mi raccomando; ciò sol per avviare, col tornaconto dei soliti noti, il circo Barnum del business della formazione/aggiornamento.
Ora siamo, d'imperio, per volontà di uno Stato sempre più invadente, tutti mediatori, anche chi, per scelta, non voleva esserlo.
Il livello della legalità è sceso a tal punto che non si tutela neppure la libertà di non possedere un certo titolo. Magra consolazione che poi anche Guido Alpa, presidente del CNF, e Nicola Marino, omologo dell'OUA, abbiano adoperato toni e registri pressoché equivalenti a quelli da tupamaro da me usati mentre spulciavo rabbioso la prima versione apparsa di quel ch'è divenuto il d.l. n. 69 del 21 giugno 2013.
Si profila, quindi, all'orizzonte una nuova, protratta astensione dalle udienze (dall'8 al 16 di luglio ricompresi) civili, penali ed amministrative, già stabilita con delibera di giunta OUA del 28 giugno 2013.
L'unica cosa che non sa fare il nostro prolifico nomoteta è una riforma organica. L'ideale sarebbe di apporre i nomi di coloro che elaborano in concreto i provvedimenti che poi diventano leggi dello Stato (chi è Stato!) per capire quale percorso formativo per corrispondenza vantino: "Non è mai troppo tardi" o Scuola Radio Elettra? I problemi sorgono poi, quando il parto di questi dotti e sapienti dev'essere trasformato in azione dai malcapitati avvocati, prima ancora dei giudici, che si ritrovano un po' di pappa fatta e digrezzata da noi ...precursori nell'orrido. Allora, come orientarsi? Avete la bussola?
Esiste attualmente in Italia un corso di orientamento e di approfondimento, veramente incisivo ed organico, che tratti delle riforme intervenute non soltanto nel biennio 2011-2012, ma anche nella stagione inaugurata dalla legge n. 69 del 2009, in tema di impugnazioni? Abbiamo il sospetto di no.
Va ricordato che gli ultimi anni hanno innovato in profondità ed in modo pirotecnico l'ordito del processo civile, che ne è risultato trasformato in numerosi gangli vitali. Spesso accade che se ne parli in modo abborracciato per qualche giorno, esca qualche confuso riassunto a prima lettura, un bel quadro sinottico e poi noi avvocati rimaniamo abbandonati a noi stessi: ma poi, nel frangente del bisogno processuale, alla prima occasione che si presenterà, con tempi sempre più asfissianti, con l'ansia ...da impugnazione avanti ad un provvedimento balordo di qualche giudice di prime cure che vorremmo eliminare dal mondo giuridico (il provvedimento, non lui!), avremo l'ebbrezza di sperimentare in presa diretta quali atroci dubbi possa ingenerare l'epoca ... liquida (ogni riferimento al grande Zygmunt Bauman è voluto e anzi cercato!) di riforme con cui siamo alle prese.
Il corso che ci è stato richiesto di recensire vuole evitarci il timor panico di quel momento.
Il giorno 21 settembre 2013, con orario 9:30/13:30, a Roma, presso il 'famoso' Centro Congressi Cavour, area Stazione Termini, il Dott. Marco Rossetti, prestigioso magistrato addetto all'Ufficio Massimario presso la Suprema Corte di Cassazione, terrà un imperdibile seminario organizzato da Valor S.r.l. e tagliato su misura dal meticoloso Sarto per le nostre esigenze pratiche.
Sarà l'occasione per l'effettuazione di un...tagliando alla propria preparazione ed alla documentazione che nell'attualità possediamo sulle novità intervenute nell'inferno dantesco della procedura civile.
Saremo accompagnati e quasi presi per mano dalla maestria del ...personal trainer, con la funzione del navigatore satellitare tra i marosi del processo e di quel che gli ruota attorno.
Il Dott. Rossetti: se fosse un reporter si direbbe che possiede qualità di scrittura, racconto e capacità di analisi. Sa tenere ben desto l'uditorio perché lo affata: nessuna slide (la cui proiezione a mio avviso confonde l'ascoltatore che ovviamente non possieda la capacità multitasking), un trespolo di lavagna con pennarelli sempre in procinto di abbandonarlo e ...la sua parola.
Una delle caratteristiche che mi colpì quando ebbi il privilegio di conoscere il Dott. Marco Rossetti (e di apprezzarne le doti umane e la grande generosità) dopo averne a lungo ...divorato le sempre aggiornate pubblicazioni, è la chiarezza unita al rigore linguistico; il livello morfosintattico e lessicale dei suoi provvedimenti giudiziari quando era giudice presso il Tribunale di Roma, la scrittura fluida che si astiene dal ricorso a stereotipi sintattici e da sovrabbondanza di pseudotecnicismi: parole e stile lineari che chiariscono, precisano ed illuminano, aiutandoci ad individuare proprio quel che ci occorre levigare, ciò che ci è utile realmente per la pratica civile di tutti i giorni che fa capolino tra le nostre sudate carte.
La disincrostazione da burocratismi, complicazioni ed involuzioni: inutili, anzi dannosi!
Al solito, correda il seminario una dispensa sontuosa allestita dal Docente a completamento degli argomenti esposti oralmente anche se per lo più l'Organizzatrice, Stefania Annini, si dimentica di specificarlo nella locandina, come mi pare anche in questo caso è avvenuto.
Grande spazio, come, parimenti, sempre avviene per i convegni del Dott. Rossetti, verrà riservato ai quesiti degli astanti ed alla giurisprudenza innovativa ...di giornata come l'ovetto della gallinella del tempo che fu! "Dovete sapere che la Terza Civile della Corte di Appello di Roma, Pres. Gianni Buonomo, Rel. Mauro Di Marzio, Giud. Maria Rosaria Rizzo, giusto da un quarto d'ora, come ho appreso cinque minuti fa, ha affermato che l'art. 348 bis c.p.c. va interpretato nel senso che l'impugnazione è dichiarata inammissibile quando non ha una ragionevole probabilità di essere accolta ma ...": attendeteVi di tutto e di più da Marco Rossetti perché nessun corso assomiglia al precedente, pur garantendo sempre la completezza ...
Chi volesse ottenere ulteriori informazioni può rivolgersi a Valor S.r.l., Via delle Palombare, n°57/E, Ancona - tel. 071/2806862, fax 071/9750138, mail info@valoronline.it. La quota di partecipazione è comprensiva del materiale didattico. L'incontro è accreditato con la concessione di quattro crediti formativi per l'aggiornamento professionale obbligatorio. Qui in calce rinvenite la locandina completa; a seguire, di modulo d'iscrizione, ma l'Organizzatrice è molto liberale e consente anche che vi presentiate a Roma nudi e crudi, purché non Vi facciate buggerare dai tassisti romani (che io ormai non sopporto più! Quando sono in Rai mi rimborsano il costo della corsa e però faccio fatica a farmi fare uno straccio di ricevuta che non equivalga ad un foglio di bloc notes con su scritta una reclame pubblicitaria: me ne dispiace profondamente per quelli onesti, che pure talvolta s'incontrano: chi di dovere dovrebbe espellere le mele marce): dai binari di Termini il Centro Congressi Cavour dista a piedi ...un attraversamento stradale, munito di semaforo, proprio in corrispondenza di una lunghissima fila di tassinari, autentici ed abusivi, che non aspetta altro che di farVi fare il giro allargato dell'isolato, per poi stangarVi € 20,00. Vi do, quindi, appuntamento a Roma: non Ve ne pentirete!
Vedi allegato
Saranno forse i dubbi e le perplessità a non finire al cospetto di decisioni di primo grado da far accapponare la pelle. Decisioni, oltretutto, in gran parte provvisoriamente esecutive. Sappiamo che in Italia vi è la tendenziale virata verso una pronuncia di primo grado affidata quasi sempre ad un giudice non togato, denominato con acronimi vari (GOA, GOT, GDP) ma onorario, vale a dire non uscito da quel percorso di guerra del pubblico concorso che sforna ancora figure dignitose di magistrati. In Italia la competenza e la preparazione del giudice che viene in tal modo immesso negli organici dei Palazzi di Giustizia si presume, sol perché il tizio ha conseguito una laurea in legge, magari quarant'anni prima.
Sappiamo anche che il fatiscente cantiere della Giustizia civile italiana è sempre aperto. Un'ondata di altri giudici ausiliari è in procinto di assestare altri colpi di machete. Per dirla con un Autore apprezzato, Claudio Consolo, ordinario di diritto processuale civile nell'Università di Padova, fonte Il Corriere Giuridico 10/2012, "nuovi ed indesiderabili esercizi normativi sul processo civile: le impugnazioni a rischio di svaporamento", per sottolineare il pericolo concreto di una parziale dissoluzione della funzione rimediale che, per tradizione, hanno garantito le impugnazioni. Dopo la mestizia dei provvedimenti sfornati dai precedenti Padroni del Vapore, neppure il c.d. Decreto del Fare del Governo Napolitano - Letta jr. delle larghe intese ci fa grazia; a primissima lettura ho scritto parole di fuoco su queste colonne virtuali: castelli di rabbia che in questo momento figurano incredibilmente al primo posto delle notizie più lette; siamo, dunque, un popolo di legali infuriati oltre che, in maggioranza, a destino più o meno imminenti di working poors, dopo la scellerata falcidie della riforma sui compensi e prima ancora dell'abolizione dei minimi, uno storico usbergo cui i cari avvocati di una volta tanto tenevano contro lo sfruttamento della nostra pur fondamentale attività: ricordiamolo, a valenza costituzionale. Ma interessa più la Carta costituzionale a chi attualmente muove le leve del potere? Un fardello che intralcia l'arrembante presidenzialismo.
Le erinni della mediaconciliazione ci avevano ammannito un cumulo di piacevolezze sulla specificità e sulla particolarità del ruolo del mediatore, tavolo rigorosamente di vetro mi raccomando; ciò sol per avviare, col tornaconto dei soliti noti, il circo Barnum del business della formazione/aggiornamento.
Ora siamo, d'imperio, per volontà di uno Stato sempre più invadente, tutti mediatori, anche chi, per scelta, non voleva esserlo.
Il livello della legalità è sceso a tal punto che non si tutela neppure la libertà di non possedere un certo titolo. Magra consolazione che poi anche Guido Alpa, presidente del CNF, e Nicola Marino, omologo dell'OUA, abbiano adoperato toni e registri pressoché equivalenti a quelli da tupamaro da me usati mentre spulciavo rabbioso la prima versione apparsa di quel ch'è divenuto il d.l. n. 69 del 21 giugno 2013.
Si profila, quindi, all'orizzonte una nuova, protratta astensione dalle udienze (dall'8 al 16 di luglio ricompresi) civili, penali ed amministrative, già stabilita con delibera di giunta OUA del 28 giugno 2013.
L'unica cosa che non sa fare il nostro prolifico nomoteta è una riforma organica. L'ideale sarebbe di apporre i nomi di coloro che elaborano in concreto i provvedimenti che poi diventano leggi dello Stato (chi è Stato!) per capire quale percorso formativo per corrispondenza vantino: "Non è mai troppo tardi" o Scuola Radio Elettra? I problemi sorgono poi, quando il parto di questi dotti e sapienti dev'essere trasformato in azione dai malcapitati avvocati, prima ancora dei giudici, che si ritrovano un po' di pappa fatta e digrezzata da noi ...precursori nell'orrido. Allora, come orientarsi? Avete la bussola?
Esiste attualmente in Italia un corso di orientamento e di approfondimento, veramente incisivo ed organico, che tratti delle riforme intervenute non soltanto nel biennio 2011-2012, ma anche nella stagione inaugurata dalla legge n. 69 del 2009, in tema di impugnazioni? Abbiamo il sospetto di no.
Va ricordato che gli ultimi anni hanno innovato in profondità ed in modo pirotecnico l'ordito del processo civile, che ne è risultato trasformato in numerosi gangli vitali. Spesso accade che se ne parli in modo abborracciato per qualche giorno, esca qualche confuso riassunto a prima lettura, un bel quadro sinottico e poi noi avvocati rimaniamo abbandonati a noi stessi: ma poi, nel frangente del bisogno processuale, alla prima occasione che si presenterà, con tempi sempre più asfissianti, con l'ansia ...da impugnazione avanti ad un provvedimento balordo di qualche giudice di prime cure che vorremmo eliminare dal mondo giuridico (il provvedimento, non lui!), avremo l'ebbrezza di sperimentare in presa diretta quali atroci dubbi possa ingenerare l'epoca ... liquida (ogni riferimento al grande Zygmunt Bauman è voluto e anzi cercato!) di riforme con cui siamo alle prese.
Il corso che ci è stato richiesto di recensire vuole evitarci il timor panico di quel momento.
Il giorno 21 settembre 2013, con orario 9:30/13:30, a Roma, presso il 'famoso' Centro Congressi Cavour, area Stazione Termini, il Dott. Marco Rossetti, prestigioso magistrato addetto all'Ufficio Massimario presso la Suprema Corte di Cassazione, terrà un imperdibile seminario organizzato da Valor S.r.l. e tagliato su misura dal meticoloso Sarto per le nostre esigenze pratiche.
Sarà l'occasione per l'effettuazione di un...tagliando alla propria preparazione ed alla documentazione che nell'attualità possediamo sulle novità intervenute nell'inferno dantesco della procedura civile.
Saremo accompagnati e quasi presi per mano dalla maestria del ...personal trainer, con la funzione del navigatore satellitare tra i marosi del processo e di quel che gli ruota attorno.
Il Dott. Rossetti: se fosse un reporter si direbbe che possiede qualità di scrittura, racconto e capacità di analisi. Sa tenere ben desto l'uditorio perché lo affata: nessuna slide (la cui proiezione a mio avviso confonde l'ascoltatore che ovviamente non possieda la capacità multitasking), un trespolo di lavagna con pennarelli sempre in procinto di abbandonarlo e ...la sua parola.
Una delle caratteristiche che mi colpì quando ebbi il privilegio di conoscere il Dott. Marco Rossetti (e di apprezzarne le doti umane e la grande generosità) dopo averne a lungo ...divorato le sempre aggiornate pubblicazioni, è la chiarezza unita al rigore linguistico; il livello morfosintattico e lessicale dei suoi provvedimenti giudiziari quando era giudice presso il Tribunale di Roma, la scrittura fluida che si astiene dal ricorso a stereotipi sintattici e da sovrabbondanza di pseudotecnicismi: parole e stile lineari che chiariscono, precisano ed illuminano, aiutandoci ad individuare proprio quel che ci occorre levigare, ciò che ci è utile realmente per la pratica civile di tutti i giorni che fa capolino tra le nostre sudate carte.
La disincrostazione da burocratismi, complicazioni ed involuzioni: inutili, anzi dannosi!
Al solito, correda il seminario una dispensa sontuosa allestita dal Docente a completamento degli argomenti esposti oralmente anche se per lo più l'Organizzatrice, Stefania Annini, si dimentica di specificarlo nella locandina, come mi pare anche in questo caso è avvenuto.
Grande spazio, come, parimenti, sempre avviene per i convegni del Dott. Rossetti, verrà riservato ai quesiti degli astanti ed alla giurisprudenza innovativa ...di giornata come l'ovetto della gallinella del tempo che fu! "Dovete sapere che la Terza Civile della Corte di Appello di Roma, Pres. Gianni Buonomo, Rel. Mauro Di Marzio, Giud. Maria Rosaria Rizzo, giusto da un quarto d'ora, come ho appreso cinque minuti fa, ha affermato che l'art. 348 bis c.p.c. va interpretato nel senso che l'impugnazione è dichiarata inammissibile quando non ha una ragionevole probabilità di essere accolta ma ...": attendeteVi di tutto e di più da Marco Rossetti perché nessun corso assomiglia al precedente, pur garantendo sempre la completezza ...
Chi volesse ottenere ulteriori informazioni può rivolgersi a Valor S.r.l., Via delle Palombare, n°57/E, Ancona - tel. 071/2806862, fax 071/9750138, mail info@valoronline.it. La quota di partecipazione è comprensiva del materiale didattico. L'incontro è accreditato con la concessione di quattro crediti formativi per l'aggiornamento professionale obbligatorio. Qui in calce rinvenite la locandina completa; a seguire, di modulo d'iscrizione, ma l'Organizzatrice è molto liberale e consente anche che vi presentiate a Roma nudi e crudi, purché non Vi facciate buggerare dai tassisti romani (che io ormai non sopporto più! Quando sono in Rai mi rimborsano il costo della corsa e però faccio fatica a farmi fare uno straccio di ricevuta che non equivalga ad un foglio di bloc notes con su scritta una reclame pubblicitaria: me ne dispiace profondamente per quelli onesti, che pure talvolta s'incontrano: chi di dovere dovrebbe espellere le mele marce): dai binari di Termini il Centro Congressi Cavour dista a piedi ...un attraversamento stradale, munito di semaforo, proprio in corrispondenza di una lunghissima fila di tassinari, autentici ed abusivi, che non aspetta altro che di farVi fare il giro allargato dell'isolato, per poi stangarVi € 20,00. Vi do, quindi, appuntamento a Roma: non Ve ne pentirete!
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Civilista e penalista, dedito in particolare
alla materia della responsabilità civile
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