Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha pubblicato attraverso un articolo del Sole 24 Ore il risultato di una ricerca in merito alla crescita della produttività.
I dati sono semplici e spietati: La crescita globale prevista per il 2014 è pari al 3,6% . Questo è sicuramente positivo, ma dobbiamo focalizzare il nostro pensiero su altre informazioni. In Italia la crescita prevista sarà solo dello 0,7% mentre in Europa e negli USA non ci saranno sensibili miglioramenti rispetto al 2013.
Come è possibile interpretare questo risultato assai deludente per le economie occidentali ?
Un quadro storico vede dal 1979, anno di apertura della Cina ai mercati mondiali, un "Dragone" estremamente competitivo dal punto di vista della risorsa lavoro.
Notorio è il fatto che in Economia le basi fondamentali per la produzione sono il Capitale e il Lavoro.
In Oriente la manodopera ha un costo insignificante, in Occidente viceversa esistono grosse opportunità finanziarie, il Capitale.
Da 34 anni i Paesi Occidentali investono in Oriente attraverso Investimenti Diretti Esteri (IDE) delocalizzando parti sempre più importanti della produzione e dei servizi, in pratica destrutturando la "Supply chain" e ristrutturandola in maniera più conveniente e remunerativa investendo in Paesi dove i costi sono significativamente inferiori.
Contestualmente, in Occidente abbiamo visto da 30 anni un continuo, progressivo, inesorabile calo di imprese e di Occupazione.
Concludendo e sintetizzando i dati rilevati dal FMI possono interpretarsi come uno spostamento (socialmente parlando) verso il basso in Oriente e verso l'alto in Occidente della ricchezza prodotta ! Una redistribuzione di risorse economiche di assoluto interesse visto che lascia sul campo anche molte vittime.