Di Laura Tirloni - Qual è il modo eticamente corretto per un'istituzione di vigilare sulla salute pubblica? Dal primo gennaio 2013, modelle e modelli con un indice di massa corporea inferiore a 18,5 non possono più sfilare sulle passerelle, né posare per set fotografici. Succede in Israele, dove il Parlamento ha approvato la Legge, la prima al mondo, contro l'anoressia in passerella. Lo scopo è quello di proteggere i giovani dall'idealizzazione della magrezza a tutti i costi. Il regolamento fissa delle sanzioni rivolte alle agenzie di moda, ai pubblicitari, agli organizzatori di sfilate, che promuoveranno e diffonderanno immagini di persone eccessivamente sottopeso.

Ritenute illegali anche le immagini ritoccate con photoshop per correggere i corpi e renderli più sinuosi e snelli, se non opportunamente contrassegnate da un'etichetta ben visibile che ne attesti il ritocco. Anche queste immagini, infatti, sono accusate di diffondere un'ideale estetico irreale ed irraggiungibile, che alimenta il rischio di incorrere nell'anoressia, soprattutto tra la popolazione giovanile, non ancora attrezzata con adeguati strumenti critici e quindi, facilmente contagiabile dai modelli proposti dai mass media. Per poter lavorare, i modelli devono mostrare un certificato medico recente (di non oltre 3 mesi) che confermi un Indice di Massa Corporea di almeno 18,5, al di sotto del quale l'Organizzazione Mondiale della Sanità parla di sottopeso, mentre al di sotto di 16 di 'grave magrezza con rischio di morte'. Dato interessante: i trasgressori potranno venire citati in giudizio da persone affette da un Disturbo alimentare o dai loro familiari, soprattutto in caso di decesso del soggetto colpito da anoressia.
Anche in Italia si discute spesso sull'impatto negativo che le immagini e i messaggi veicolati dalla pubblicità e dalla moda possono avere sui giovani, ma Israele è passato ai fatti e ha deciso di dichiarare guerra, con un atto concreto, al modello anoressico di bellezza. Adi Barkan, un capostipite della moda made in Israel, così si esprime: 'è giunta al capolinea l'era degli scheletri sui cartelloni... è il momento di pensare a noi, ai nostri figli e di assumerci la responsabilità di ciò che facciamo loro vedere. Troppo magro non è sexy!'. E' solo scheletrico, aggiungiamo noi. E' un'idea malsana di bellezza, un'immagine pseudo-perfetta, ma patita e sofferta, ben lontana da una condizione di salute e benessere psico-fisico. Ovviamente i detrattori non mancano e affermano che si può essere in salute anche con un IMC inferiore a 18,5. La modella Alisa Gourari, un metro e ottanta per appena 55 chili protesta a gran voce: il suo indice di massa è decisamente al di sotto da quello che prevede la legge, e ora, non riuscendo ad aumentare di peso, non potrà più lavorare nel suo Paese.





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