A cura dell Avv. Barbara Pirelli BRICIOLE DI DIRITTO: 59 brevi domande e risposte con sentenze, dall'uso di informazioni acquisite su Facebook come prova in tribunale alla negoziazione assistita

A cura dell'Avv. Barbara Pirelli del Foro di Taranto; email: barbara.pirelli@gmail.com

Di questa autrice vedi la fan page Diritto & Photo dedicata all'associazione tra l'informazione giuridica e l'arte pittorica e fotografica.

Immagine di copertina: opera d'arte di Athos Faccincani (Monzambano-Mantova)

Questa settimana:

le informazioni contenute su Facebook possono utilizzarsi come prove in giudizio? Per l'addebito della separazione si può tenere conto di ciò che è accaduto durante la convivenza prematrimoniale? Ma il Vaff....e' ancora una offesa?

Ed ancora: errore nell'impianto di embrioni: chi è la madre? 

L'aumento del compenso all'avvocato bravo e veloce. In un condominio, che natura ha il pozzo luce? E ancora: Che cos'è la negoziazione assistita? Se la sentenza non è chiara e si va in appello le spese vanno compensate?

Qui di seguito 59 micro news su sentenze.

1.  Il verbale di udienza deve essere telematico?

Una sentenza del Tribunale di Milano ha ricordato che l'art. 45 del D.L. n. 90 del 2014 ha rimosso, dagli artt. 126 e 207 c.p.c., l'obbligo delle parti intervenute nel processo di "sottoscrivere" le loro dichiarazioni raccolte nel verbale di udienza, questo vale anche se le dichiarazioni siano state acquisite in sede di escussione testimoniale. 

Va però precisato che l'esonero non si applica nel caso in cui si debba raccogliere un "accordo" tra le parti di natura transattiva (ex art. 185 c.p.c.) o conciliativa (art. 88 c.p.c)

Tribunale di Milano provvedimento del 15 luglio 2014

2.  Si possono utilizzare in sede giudiziaria le informazioni contenute su Facebook?

Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha stabilito che  tutte le informazioni pubblicate sul proprio profilo personale, quindi immagini, filmati, notizie (sebbene l'accesso a questi contenuti sia limitato secondo le impostazioni della privacy) sebbene rientranti nell'ambito della cerchia delle c.d. "amicizie" del social network, non possono ritenersi assistite da protezione, dovendo, al contrario, essere considerate alla stregua di informazioni conoscibili da terzi.

Invece, sono coperte da segretezza assistite dalla segretezza tutte quelle notizie contenute nei messaggi scambiati utilizzando il servizio di messaggistica o di chat fornito dal social network;queste  infatti possono essere assimilate a forme di corrispondenza privata.

Le prime notizie possono dunque essere utilizzate in sede giudiziaria.

In altri termini, nel momento in cui si pubblicano informazioni e foto sulla pagina dedicata al proprio profilo personale, si accetta il rischio che le stesse possano essere portate a conoscenza anche di terze persone non rientranti nell'ambito delle c.d. "amicizie" accettate dall'utente, il che le rende, per il solo fatto della loro pubblicazione, conoscibili da terzi ed utilizzabile anche in sede giudiziaria.

Tribunale di Santa Maria Capua Vetere 13 giugno 2013 

3.  La fidanzata di un operaio,infortunatosi sul posto di lavoro, ha diritto al risarcimento del danno.

Secondo questa sentenza il risarcimento da fatto illecito può essere riconosciuto anche alla convivente more uxorio della persona che abbia subito un danno, e' necessario però dimostrare che tra il beneficiario e la persona danneggiata vi sia una relazione caratterizzata da stabilità e mutua assistenza morale e materiale.

Dunque, per ottenere il risarcimento del danno non patrimoniale subito dal convivente o fidanzato/a bisogna provare che la relazione amorosa sia stabile e continua nel tempo e non occasionale.

Corte di Cassazione sentenza n. 7128 del 21 marzo 2013

4.  Il datore di lavoro e' obbligato a chiedere il certificato antipedofilia.

Ormai dal 28 luglio scorso, con l'introduzione dell'art. 25-bis al d.p.r. n. 313 del 2002,

ogni datore di lavoro e' obbligato a richiedere, alle persone che assumerà alle proprie dipendenze e che opereranno con i minori,il certificato antipedofilia o meglio il "certificato penale del casellario giudiziale"(contenenti le condanne per i reati di cui agli artt. 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies, 609-undecies, nonché l'irrogazione di sanzioni interdittive) questo in attuazione alla direttiva 2011/93/UE.

5.  Se il matrimonio e' stato celebrato in Italia non si può divorziare all'estero.

Quando un matrimonio si rompe, alcune coppie per accelerare i tempi del divorzio, prendono un volo per andare in un altro Stato dove le pratiche per divorziare sono più rapide.

Ma non sempre il divorzio ottenuto all'estero e' valido in Italia.

Nel caso di specie la Corte di Cassazione ha affermato che non ha alcuna validità in Italia la sentenza che dichiara il divorzio emessa dal Tribunale di Santo Domingo.

La domanda era stata proposta congiuntamente da entrambe le parti, i coniugi però erano italiani, residenti in Italia e il matrimonio era stato celebrato qui.

Il ricorso e' stato dunque rigettato perché la giurisdizione italiana nella specie è inderogabile, avendo ad oggetto la modifica di uno status esclusivamente regolato e regolabile, per le parti ricorrenti, dalla legge italiana.

Corte di Cassazione sentenza n. 5710 del 12 marzo 2014

6.  Per poter chiedere l'addebito della separazione può essere considerato anche il periodo di convivenza prematrimoniale. 

Questa e' una sentenza singolare con cui la Corte di Cassazione per la prima volta ha ritenuto che per poter chiedere l'addebito della separazione si deve tener conto anche del periodo di convivenza prima del matrimonio.

Nel caso in argomento il matrimonio era durato pochissimo, circa un mese, perché la vita coniugale era subito diventata intollerabile a causa del comportamento violento del marito, dedito all'uso di alcool e droghe.

L'atteggiamento dell'uomo era stato dello stesso tenore anche durante la convivenza.

E' bastato questo per chiedere la separazione e alla moglie e' stato riconosciuto un assegno di mantenimento pari ad euro 350,00 nonostante la brevità del matrimonio.

Determinante,dunque, e' stato il comportamento violento  del marito  sia prima che durante il matrimonio mentre non ha avuto alcun peso la durata flash dell'unione coniugale.

Nel caso in cui sia impossibile individuare il tenore di vita della coppia, proprio per la brevità dell'unione, gli Ermellini hanno precisato che il tenore di vita può essere desunto dalla consistenza patrimoniale, dall'ammontare dei redditi dei coniugi e della loro presumibile imputazione di spesa.

Corte di cassazione sentenza n. 15486 del 20 giugno 2013

7.  Indennità di avviamento al conduttore di locale commerciale.

Il conduttore di una attività commerciale che si accorga che l'immobile e' privo dei certificati di abitabilità e/o agibilità e dunque non idoneo all'uso pattuito può chiedere la risoluzione del contratto di locazione a causa della mancanza della regolarità dell'immobile.

Inoltre, il conduttore ha diritto all'indennità per la perdita dell'avviamento commerciale, prevista dall'art. 34 l.27 luglio 1978 n.392, dovuta al conduttore uscente a prescindere da qualsiasi accertamento circa la relativa perdita ed il danno che il conduttore stesso abbia subito in concreto. 

In buona sostanza l'indennità gli spetta anche  se continua ad esercitare la medesima attività in altro locale dello stesso immobile o in diverso immobile situato nelle vicinanze.

Tribunale di Catania (sezione distaccata di Mascalucia) provvedimento del 18 maggio 2012 

8.  Responsabilità medica.

Nel caso in esame un ginecologo ha dovuto risarcire una sua paziente perché,non fornendo le necessarie informazioni ai chirurghi che operavano in condizioni di urgenza,  ha determinato la sua sterilità .

Dunque, e' stato considerato responsabile del danno subito dalla donna  perché non ha informato esattamente i colleghi chirurghi circa le cure eseguite dalla donna, i farmaci assunti, insomma tutte quelle notizie che avrebbero evitato l'asportazione di una ciste e delle ovaie; questo perché la paziente era giovane e avrebbe potuto essere curata in maniera più adeguata.

Corte di Cassazione sentenza n. 4029 del 19 febbraio 2013 

9.  Ma il Vaffa... e' ancora una offesa?

Qualche anno fa la Cassazione, con una sentenza del 2007, aveva ridimensionato la lesività del Vaffa...

Oggi bisogna stare più attenti nel mandare a quel paese qualcuno; e ' di pochi giorni fa una sentenza della Cassazione che ha confermato la sentenza di secondo grado con cui un uomo e ' stato condannato per il reato di ingiuria perche' aveva rivolto un Vaffa...  al vicino di casa che si lamentava di rumori molesti

Gli Ermellini hanno precisato che la natura umiliante e aggressiva di un insulto non sta tanto nella parola, quanto soprattutto nel tono e nel contesto in cui questa è pronunciata. 

Sia il tono che il contesto saranno rimessi alla valutazione del giudice.

Corte di Cassazione, sentenza n. 35669 del 13 agosto 2014

10.  Sequestro di persona: il reato non viene meno anche se la donna può fuggire. 

L'angoscia è la vertigine della libertà, così diceva Soren Kierkegaard.

Sicuramente soffre di angoscia chi vive rapporti burrascosi con il compagno/a e può accadere che in alcuni casi il compagno violento 

possa limitare fisicamente la libertà dell' altra persona. Va però precisato che anche se la vittima ha la possibilità  di fuggire si configura comunque il reato di sequestro di persona.

Non è necessario che la limitazione della libertà di movimento dell'altra persona sia oggettivamente insuperabile, e' sufficiente che l'attività, anche meramente intimidatoria, faccia desistere la vittima ad allontanarsi dai luoghi in cui la si vuole trattenere." 

Corte di Cassazione  sentenza n. 7962 del 19 febbraio 2014 

11.  Causa di mantenimento: Il minore può assumere il ruolo di testimone?

Una ordinanza del Tribunale di Milano ha chiarito che nella causa di mantenimento del minore lo stesso 

non può assumere il ruolo di testimone ma deve essere semplicemente sentito nel processo in cui si discute di un suo diritto.

Questa decisione e' coerente con ciò che stabilisce la Convenzione di Strasburgo nell'art. 6.

Nel caso di specie il giudizio aveva 

ad oggetto la causa di mantenimento della figlia minore di 16 anni;  partecipava l'altro genitore ed i nonni presentando una opposizione ex art. 148 c.c.

Il Tribunale respingeva la richiesta di interrogare la minore in qualità di testimone .

L'art. 155 sexies c.c. e l'art. 315 bis c.c. individuano il minore come "soggetto di diritto" e non più come "oggetto di diritto" e prevedono il suo ingresso nel processo tramite lo strumento della sua "audizione" e non del suo "interrogatorio.

Tribunale di Milano ordinanza dell' 11 dicembre 2013 

12.  Titolo esecutivo in materia di separazione.

Interessante e' questa ordinanza del Tribunale di Reggio Emilia che ha precisato che: nel caso di titolo esecutivo rappresentato da provvedimento reso in materia di separazione tra coniugi, la competenza per valore e' del Giudice di Pace relativamente alla cognizione dell'opposizione a precetto; la somma precettata però deve essere inferiore ad € 5.000. 

E' dunque irrilevante, ai fini dell'affermazione della competenza del giudice di pace per l'opposizione a precetto (con importo inferiore ad € 5.000) che il provvedimento  giurisdizionale sia del Tribunale. 

Tribunale di Reggio Emilia ordinanza del 03 aprile 2014 

13.  Errore nell'impianto di embrioni: chi è la madre?

Non potere avere figli per molte coppie e' davvero un trauma così in molti si rivolgono alle tecniche di procreazione assistita. 

Di recente il Tribunale di Roma ha risolto un caso molto delicato che ha avuto ad oggetto lo scambio accidentale di embrioni da una coppia ad un'altra.

In pratica il patrimonio genetico di una coppia è finito nell'utero della donna dell'altra coppia e viceversa.

Il Tribunale ha risolto il contrasto a favore della coppia biologica, a discapito di quella genetica.

Tribunale di Roma, ordinanza dell'08 agosto 2014

14.  Risarcimento per inquinamento acustico.

Ormai le nostre città sono inquinate non solo dallo smog, dalle polveri ma anche dai rumori cioè dal c.d. inquinamento acustico.

Ma anche per l'inquinamento acustico si può avanzare istanza di risarcimento sempre che ne sussistano i presupposti.

Questo significa che le società che gestiscono le strade e le autostrade,se il rumore supera la soglia di 3 decibel, devono installare barriere fono-assorbenti; infatti, se l'inquinamento acustico diventa insopportabile si può chiedere il risarcimento dei danni anche esistenziali.

In realtà non c'è una norma scritta in tal senso ma la lacuna normativa può essere superata per analogia ad altre norme già scritte.

Corte di Cassazione sentenza n.  18195 del 25 agosto 2014

15.  Responsabilità medica.

 Il medico specialista che non si accorge delle malformazioni del feto non è responsabile, dunque, non è tenuto a risarcire la madre se non viene dimostrato che la stessa in caso di corretta informazione avrebbe interrotto la gravidanza.

Corte di Cassazione sentenza n. 12264 del 30.5.14

16.  Le raccomandazioni non sono vietate.

Si,si avete sentito bene e ad affermarlo e' una sentenza della Cassazione di poco tempo fa.

La vicenda vede come protagonista un comandante dei Carabinieri  che segnalava ad un assessore comunale il nome della propria figlia in merito a un pubblico concorso.

Ovviamente il tutto documentato da intercettazioni telefoniche.

Nei confronti del comandante il reato di abuso di ufficio si prescriveva mentre  l'assessore e il Segretario comunale, la Commissione di concorso e il Presidente della stessa, venivano infine prosciolti dalla Suprema Corte dall'accusa di abuso d'ufficio e falsità in atto pubblico.

La spiegazione data dalla Corte  e' stata questa: " la raccomandazione non si atteggia con comportamenti coattivi e positivi nei confronti del pubblico ufficiale ma è un atto che lascia quest'ultimo libero di aderire o meno a un "invito". 

Già gli Ermellini si erano espressi in tal senso con una sentenza del 2012 la n. 38762.

Corte di Cassazione sentenza n. Cassazione - la n. 32035 del 2014

17.  Addebito della separazione.

La separazione non può essere addebitata al marito se,dopo la nascita del figlio, cessa di avere rapporti sessuali con la moglie e di conseguenza instaura una relazione extraconiugale con un'altra donna.

Il tradimento non è stato il motivo del fallimento matrimoniale, il ménage familiare si era già dissolto e la convivenza era diventata insostenibile.

Corte di Cassazione Civile ordinanza n. 2539 del 5 Febbraio 2014

18.  Aumento del compenso all'avvocato bravo e veloce.

Il difensore che vince la causa e fa risparmiare tempo al giudice ha diritto ad un aumento di un terzo del compenso professionale.

Questa e' una delle prima applicazioni del dm 55 del 2014.

In sostanza il legale e' stato premiato perché ha fatto emergere la fondatezza della difesa senza servirsi di prove costituende.

Tribunale di Verona sentenza n. 1153 del 23.05.2014

19.  Stalking.

Dopo la separazione il coniuge non collocatario dei figli può vedere i figli nel rispetto delle disposizioni relative al diritto di visita.

Ciò significa che se i rapporti con l 'ex coniuge non sono distesi soprattutto se vi sono contrasti circa  l'affidamento dei figli questo stato di cose non legittima il marito  a tormentare l'ex moglie con atteggiamenti da stalker.

Dunque è stata confermata nei confronti di un marito la misura di allontanamento dalla moglie. Più in dettaglio, non occorre una lunga serie di azioni delittuose per ritenere integrato il reato ma basta che la condotta produca nella vittima il timore per l'incolumità. 

Corte di Cassazione, sentenza 27798 del 25 giugno 2013

20.   Se una persona sottoposta al test dell'etilometro  insuffla poca aria nell'etilometro per boicottare la misurazione, si configura il reato del C.d.S di "rifiuto di sottoporsi al test."

Salvo che non venga accertata una patologia determinante l'insufficiente prova spirometrica.

Corte di Cassazione sentenza del 6 marzo 2014, n. 10925

21.  L'automobilista colto da improvviso malore non risponde di omicidio colposo se perde il controllo dell'auto ed investe ed uccide un passante. Determinante la mancanza di tracce lasciate sulla carreggiata che non indicano nessuna manovra volta a recuperare il controllo del mezzo . 

Corte di Cassazione sentenza n. 11002 del 6 marzo 2014

22.  E' vietato usare un dispositivo lampeggiante fuori servizio.

Risponde del reato di "possesso di segni distintivi contraffatti" un agente delle forze dell'ordine che detiene, fuori dall'orario di servizio, un dispositivo lampeggiante in dotazione alle forze dell'ordine.

Così facendo trae in inganno la società sulla qualità del detentore.

Nel caso in esame, un membro della Guardia di Finanza era stato condannato dalla Corte d'Appello di Reggio Calabria per il reato di cui all'art. 497-ter c.p. per aver illecitamente detenuto sul tettuccio della propria autovettura un dispositivo lampeggiante di colore blu, del genere di quelli in uso alle forze di polizia, mentre si trovava in vacanza.

Corte di Cassazione sentenza  n. 32964 del 24 luglio 2014

23.  Ritardo del volo e risarcimento del danno.

Quando si può chiedere il risarcimento del danno nel caso di ritardo del volo? 

Bene sicuramente non tutti sanno che il momento a partire dal quale si può chiedere il risarcimento del danno per ritardo dell'aereo e' quello in cui viene dato l'ordine di aprire i portelloni dell'aereo; e' in questo momento che i passeggeri non sono più tenuti a rispettare delle regole di bordo ma ritornano alla loro vita normale.

In tutti i momenti precedenti e cioè ne'quando le ruote dell'aereo toccano la pista ne' quando si raggiunge la posizione di atterraggio i passeggeri sono liberi di muoversi. Solo con l'apertura dei portelloni il viaggio e' terminato ed è da quel momento che si calcola il ritardo.

Corte di Giustizia Europea C-452/13 del 4 settembre 2014

24.  Separazione: cosa accade al contratto di locazione?

Nel caso di separazione, se per l'immobile familiare viene pagato un canone di locazione l'assegnatario della casa succederà automaticamente nel contratto di locazione sottoscritto dall'altro coniuge.

In buona sostanza si verifica una voltura conseguenziale in capo al coniuge assegnatario dell'immobile e per questa operazione non è necessario l'intervento del proprietario dell'immobile.

Di conseguenza sarà il coniuge assegnatario a dover pagare i canoni di locazione e nel caso di inadempimento cioè ad esempio morosità il proprietario dovrà eseguire lo sfratto sempre nei confronti dell'assegnatario e non del coniuge che inizialmente aveva sottoscritto il contratto. 

Tribunale di Milano sentenza  n. 4273 del 2014

25.  Addebito della separazione.

Nel caso in cui si venga a scoprire che il coniuge abbia una relazione extraconiugale per fornire le prove di ciò è sempre bene non violare la privacy dell'altro.

Nella vicenda in argomento la Cassazione ha rigettato il ricorso di un marito confermando quindi la decisione della Corte di Appello di Brescia che aveva riconosciuto l'addebito della separazione in capo al marito obbligandolo a versare un assegno di mantenimento, in favore della moglie, pari ad euro 1000.

In questa ipotesi, nonostante la moglie avesse rinvenuto le foto e i messaggini,comprovanti l'infedeltà, all'interno di una cassaforte di famiglia non è stata ravvisata alcuna violazione della privacy perché non è stato violato ne' il domicilio ne' la vita privata del coniuge infedele.

Inoltre, la moglie ha ottenuto un mantenimento pari ad euro 1000 perché ha dimostrato che il marito aveva dei crediti occulti fuori busta paga e in questo caso le dichiarazioni del datore di lavoro sono state fondamentali. 

Corte di Cassazione sentenza n. 4420 del 25 febbraio 2014 

26.  Nel caso di tradimento del coniuge si può chiedere un risarcimento per i danni morali?

A rispondere a questo legittimo quesito e' una sentenza emessa dal Tribunale di Roma qualche tempo fa.

Nella vicenda sottoposta all'attenzione del Tribunale una moglie chiedeva che venisse pronunciato l'addebito al marito perché infedele ed inoltre chiedeva un risarcimento del danno morale o esistenziale subito a causa della violazione dei doveri coniugali.

I giudici facendo riferimento ad una sentenza della Cassazione(la n. 18853 del 15.09.2011)hanno ricordato che perché si possa chiedere il risarcimento occorre che il danno si concretizzi nella effettiva compromissione di un interesse costituzionalmente protetto.

Dunque, e' necessario che la condotta fedifraga oltrepassi i limiti dell'offesa già insita nella infedeltà ovvero attraverso atti specificamente lesivi della dignità della persona costituente bene costituzionalmente protetto.

Nel caso in questione il marito aveva reso nota alla cerchia di parenti ed amici la propria relazione  extraconiugale, risalente a due anni prima dell'instaurazione del giudizio di separazione ma ciò non è stata ritenuto così oltraggioso   da non rientrare  nella normale violazione specifico del dovere matrimoniale tutelato, e perciò comunque assorbita dalla sanzione dell'addebito.

Tribunale di Roma sentenza n. 23543 del 22 novembre 2013

27.  E ' legittimo il licenziamento per assenteismo.

"Il lavoro nobilita l'uomo" così recita un vecchio adagio ma alcuni uomini non ci tengo proprio ad essere "nobili" perché invece di dedicarsi al lavoro preferiscono l'assenteismo.

Ma attenzione se si esagera si rischia il licenziamento.

Questo è quanto ha stabilito la Cassazione con una sentenza di pochi giorni fa ritenendo legittimo il licenziamento del lavoratore assenteista anche se il numero delle assenze non supera il periodo di comporto.

Nel caso di specie e' stato respinto il ricorso di un lavoratore che si era assentato ripetutamente per motivi di malattia agganciando le assenze anche ai giorni di riposo; in questo modo aveva fornito una prestazione lavorativa non sufficiente e proficuamente utilizzabile dall'azienda.

Corte di cassazione sentenza n. 18678 del 4 settembre 2014 n. 18678

28.  Investimento di pedone.

Quando ci si mette alla guida bisogna sempre fare attenzione tra le tante cose anche a stare attenti all'attraversamento dei pedoni ma questo non significa che il pedone possa attraversare la strada senza rispettare alcuna norma di diligenza.

E' infatti di qualche mese fa una sentenza del Tribunale di Firenze che ha assolto un motociclista dal reato di omicidio colposo(art.589 c.p.) perché il pedone ha attraversato la strada in modo imprevedibile.

Il Tribunale di Firenze ha fondato la propria decisione su una sentenza della Suprema Corte (n.33207 del 2013)in base alla quale:"il conducente del veicolo va esente da responsabilità per l'investimento di un pedone quando la condotta della vittima configuri una vera e propria causa eccezionale, atipica, non prevista né prevedibile.

Dunque in casi simili il conducente si trova nell'oggettiva impossibilità di notare il pedone e di osservarne tempestivamente i movimenti, attuati in modo rapido, inatteso ed imprevedibile.

Tribunale di Firenze sentenza del 14 aprile 2014

29.  Tutela ex art. 700 c.p.c. in favore del figlio maggiorenne e disabile.

Un ragazzo disabile presentava una domanda in via d'urgenza(art. 700 c.p.c.) per ottenere dal Tribunale la condanna dei propri genitori a contribuire al suo mantenimento.

In buona sostanza il ragazzo a causa del proprio orientamento sessuale cominciava ad avere forti conflitti relazionali con i propri genitori i quali per questa ragione avevano cominciato a disinteressarsi anche delle cure necessarie per la sua riabilitazione.

In seguito a questi contrasti il ragazzo decideva di allontanarsi da casa trovandosi in uno stato di sofferenza fisica e psichica.

In queste condizioni non potendo far fronte alle sue esigenze di salute chiedeva che i genitori venissero condannati a garantirgli un assegno di mantenimento.

Tribunale di Roma ordinanza del  5 settembre 2013

30.  Riconoscimento del figlio.

La Cassazione con una sentenza di qualche tempo fa ha chiarito che non ha diritto al riconoscimento del figlio il padre violento e immaturo.

Il genitore immaturo può infatti compromettere lo sviluppo psicofisico del minore.

Nel caso in oggetto, la madre del bambino non aveva dato il proprio consenso acche' il padre riconoscesse il figlio.

L'uomo dunque si rivolgeva al Tribunale per i minorenni al fine di ottenere il riconoscimento.

In primo grado veniva acquisita la relazione degli assistenti sociali dalla quale emergeva il carattere violento dell'uomo quindi la domanda veniva rigettata sia in primo che in secondo grado.

Anche la Cassazione confermava gli orientamenti precedenti sottolineando che: "se è vero che il padre ha un diritto costituzionalmente garantito al riconoscimento del figlio naturale, è altrettanto vero che questo diritto non è assoluto ma va rapportato al diritto del minore a non vedere compromesso il proprio sviluppo psico-fisico.

Corte di Cassazione sentenza n. 27729 dell'11 dicembre 2013

31.  Caso Englaro: sospensione del trattamento  terapeutico.

Dopo molti anni il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittimo il provvedimento con il quale nel 2009 la Regione Lombardia, si rifiuto' di mettere a disposizione una struttura che si attivasse per staccare ad Eluana Englaro il sondino naso-gastrico che la alimentava artificialmente perché si trovava da molti anni in uno stato vegetativo. La giovane donna in coma fu poi trasportata ad Udine dove venne effettuata la sospensione del trattamento che la teneva in vita.

In buona sostanza all'epoca fu data esecuzione ad una sentenza della Cassazione, la n.

21478 del 2007; in base a questa sentenza quando il malato giaccia da moltissimi anni in stato vegetativo permanente  il giudice può autorizzare la disattivazione di tale presidio sanitario purché sussistano i seguenti presupposti: lo stato vegetativo deve essere irreversibile e non vi deve essere alcun fondamento medico che lasci supporre la benché minima possibilità di un qualche flebile recupero della coscienza e di ritorno ad una percezione del mondo esterno.

Consiglio di Stato sentenza 4460 del 2 settembre 2014

32.  Una circolare sulle strisce blu.

Ricordate il film di Johnny Stecchino interpretato da Roberto Benigni?

Bene in una parte del film si dice: tra le piaghe della Sicilia c'è: Il Traffico… troppe macchine… è un traffico tentacolare, vorticoso che ci impedisce di vivere e ci fa nemici famiglia contro famiglia…..».

Bene il traffico in città mette davvero di cattivo umore per non parlare della difficoltà di trovare parcheggio.

Una volta trovato, se in una zona a strisce blu, e' necessario pagare un ticket.

Qualche tempo fa il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti aveva ritenuto che le multe elevate per il ticket scaduto erano inesistenti per mancanza di una apposita norma.

In merito a ciò e di ieri una circolare della Polizia Municipale di Torino che ha stabilito che le multe per chi parcheggia sulle strisce blu saranno saranno diversificate.

In pratica chi non ha pagato il biglietto o non lo ha esposto sul parabrezza pagherà una multa pari ad euro 41; invece chi rinnova il ticket con ritardo pagherà una multa di 25 euro.

La sanzione però sarà applicata solo dopo il 16mo minuto di ritardo.

Circolare della Polizia Municipale di Torino del 4 agosto 2014

33.  Copertura assicurativa che copre i danni causati dal cane domestico.

Davvero singolare e' il caso affrontato dalla Suprema Corte che vede come protagonista il proprietario di un cane che era stato condannato, in primo e secondo grado, a risarcire i danni patiti da una signora perché la stessa era caduta impigliandosi nella catena alla quale era legato il cane dell'uomo.

Il fatto accadeva nel cortile dell'azienda dove l'imputato prestava servizio.

L'uomo aveva chiesto di essere manlevato da responsabilità perché aveva una copertura assicurativa; i giudici di merito però rigettavano le richieste del proprietario del cane perché a loro avviso la copertura operava solo nell'ambito familiare escludendo la presenza del cane in azienda.

Il verdetto e' stato ribaltato dalla Cassazione che ha invece ritenuto che non vi fosse alcuna limitazione riferibile alla vita privata del proprietario; inoltre, "la polizza comprendeva espressamente il rischio derivante dalla proprietà del cane". 

Inoltre, secondo la Suprema Corte sarebbe una interpretazione restrittiva quella di restringere l'applicazione della polizza solo all' abitazione escludendo il luogo di lavoro abituale.

Corte di Cassazione sentenza n. 18349 del 27 Agosto 2014. 

34.  Alcool test.

Come sappiamo tutti quando ci si mette alla guida bisogna non aver alzato il gomito per evitare non solo incidenti ma anche di essere fermati dalla polizia che effettua  i controlli di rito .

Nel caso di alcool test se il conducente risulta positivo all'esame la condanna per guida in stato di ebbrezza può essere annullata se il conducente non viene avvisato della possibilità di farsi assistere dall'avvocato nella prova. Il test viene quindi annullato d'ufficio. 

Corte di Cassazione sentenza n. 42667 del 17 Ottobre 2013 

35.  Responsabilità del custode.

Ai sensi dell'art. 2051 c.c. Il custode e' responsabile per i danni subiti dalle cose in custodia, così il proprietario della strada dove si trova il tombino dissestato risarcisce i danni provocati dallo stato del tombino stesso. 

Ma non sempre è così la legge richiede anche che il pedone faccia attenzione a dove mette i piedi mentre cammina; di conseguenza sei il danno deriva da un caso fortuito cioè un evento imprevedibile da parte del custode lo stesso non è tenuto a risarcire il danno .

Nel caso pratico se il pedone cammina distrattamente senza accorgersi della presenza di un tombino su cui cade, ovviamente il custode non sarà tenuto al risarcimento del danno.

Corte di Cassazione sentenza n.22684del 4 Ottobre 2013 

36.  Assegno di mantenimento .

Come diceva Anita Ekberg: Quello che conta nel matrimonio è litigare in armonia. 

In realtà in un matrimonio e' molto difficile mantenere l'armonia dopo continui litigi che portano poi alla separazione dei coniugi.

Sicuramente avranno litigato molto questi due coniugi sull'importo dell'assegno di mantenimento che il marito doveva versare alla moglie. 

La Suprema Corte ha infatti stabilito che: se dopo la separazione il marito riceve una eredità sarà aumentato l'assegno di mantenimento.

Corte di Cassazione sentenza. n. 932 del 17 Gennaio 2014.

37.  Nullità dell'avviso di accertamento.

C'è posta per te!!! Spesso ricevere la posta ci mette ansia soprattutto quando si tratta di bollette da pagare, multe o avvisi di accertamento inviati  dall'Agenzia delle Entrate .

Bene non sempre sono brutte notizie infatti se nell'avviso manca la firma autografa del funzionario delegato l'avviso e' nullo; pertanto se viene riportato solo il nome del funzionario delegato scritto a macchina senza alcuna firma l'atto può essere annullato dal giudice tributario.

Inoltre se sulla busta verde della raccomandata  l'ufficiale giudiziario non abbia apposto la propria firma la notifica  è giuridicamente inesistente e non può' essere sanata.

Commissione Tributaria di Bologna sentenza n. 1425 del 15 luglio 2014.

38.  Donazione indiretta di un immobile.

Spesso per comprare una casa si chiede aiuto ad i genitori che, mettendo mani al portafogli,cercano di contribuire al futuro di un figlio garantendogli un tetto sicuro.

Dunque, perché si verifichi una donazione indiretta di immobile e' necessario che  la dazione della somma di denaro deve essere effettuata quale mezzo per l'unico e specifico fine dell'acquisto dell'immobile.

In parole tecniche deve esserci deve esserci"  un collegamento teleologico tra elargizione del denaro e acquisto dell'immobile."

Diversamente non si ha donazione indiretta se l'elargizione del denaro sia effettuata prima e a prescindere dall'acquisto successivo dell'immobile.

Corte di Cassazione sentenza n. 18541 del 2 settembre 2014

39.  Responsabilità della banca.

"Chi sbaglia paga", ne sanno qualcosa le banche che devono fare attenzione a chi pagano gli assegni.

Infatti, se pagano l'assegno non trasferibile a persona diversa dal prenditore sono tenuti a risarcire il cliente.

Non ha alcuna importanza che ci sia perfetta identità tra i dati del soggetto portatore dell'assegno e il creditore della somma.

 La banca non è un debitore qualunque e l'assegno non trasferibile segue una disciplina speciale che non libera dal pagamento neppure chi prova di aver agito in buona fede.

Corte di Cassazione sentenza n. 18183 del 25 agosto 2014

40.  La moglie tollera l'amante: non vi può essere addebito.

La moglie che è a conoscenza di una relazione extraconiugale del marito ma che nonostante ciò continua a vivere sotto lo stesso tetto non può poi in sede di separazione chiedere l'addebito della separazione al marito fedifrago.

Un simile atteggiamento sta a significare che il tradimento e' stato abbondantemente metabolizzato e che quindi non è stata la causa che ha determinato la rottura del rapporto matrimoniale.

E' desumibile che il rapporto fosse già naufragato da tempo e che l'infedeltà fosse solo una logica conseguenza.

La donna quindi chiedeva sia l'addebito che l'elevazione dell'ammontare dell'assegno in considerazione del reddito accertato in misura ben più cospicua rispetto a quella rappresentata.

La Suprema Corte nel caso in argomento ha  chiarito come il protrarsi della convivenza fosse  un tentativo di mantenere in vita un vincolo ormai di natura formale e ha descritto l'abbandono del domicilio familiare come la presa d'atto dell'insuccesso di tale tentativo addebitando pertanto la crisi coniugale a fattori preesistenti che avevano determinato da tempo la fine "dell'affectio coniugalis"

Corte di Cassazione sentenza n. 6017 del 14 marzo 2014

41.  Nullità del matrimonio.

Lo scopo del matrimonio e' quello di creare una famiglia e non solo quello di essere una coppia.

Se i coniugi sono entrambi d'accordo a non avere figli nessun problema ma se uno dei due si rifiuta di averne questo può essere un valido motivo per chiedere che venga dichiarata la nullità del matrimonio .

Nel caso in oggetto la donna si sarebbe opposta alla delibazione della sentenza ma la Corte d'appello prima e la Cassazione dopo hanno respinto le censure della donna condannandola anche al pagamento delle spese processuali.

Corte di Cassazione sentenza n. 1092 del 20 gennaio 2014

42.  Condominio: Che natura ha il pozzo luce?

Il pozzo luce ha natura condominiale ciò significa che essendo bene comune deve essere utilizzato da tutti i condomini e non in maniera esclusiva da uno solo.

Va da se che un condomino non può ritenersi proprietario di un pozzo luce perché ad esso si accede solo dal proprio appartamento o dal fatto che abbia provveduto a collocarvi lo scaldabagno e l'impianto di illuminazione.

Nonostante ciò la destinazione tipica del bene non cambia e cioè  l'uso e' quello di dare aria e luce alle unità immobiliari di cui si compone l'edificio condominiale.

Corte di Cassazione sentenza n. 17556 del 1 agosto 2014

43.  Mantenimento alla ex anche nel caso di licenziamento.

Non si può mai stare tranquilli! Avrà sicuramente pensato questo l'ex marito che, nonostante la perdita del lavoro in seguito al licenziamento, si è visto obbligato a versare comunque l'assegno di mantenimento alla ex.

La ragione di ciò è legata alla sproporzione dei redditi dei due ex coniugi, con lei impossibilitata, con i propri mezzi, addirittura ad avere un tenore di vita dignitoso.

Corte di Cassazione ordinanza n. 14501 del 26 giugno 2014

44.  Etilometro: attenzione a non usare prodotti contenenti alcool.

Un ragazzo fermato da una pattuglia all 'uscita di una discoteca veniva sottoposto al test dell'etilometro risultando positivo. 

In sede di giudizio veniva sottolineato che il ragazzo aveva usato uno spray contenente etanolo.

In questo caso la tesi difensiva non ha retto mentre si è salvato da una condanna per intervenuta 

prescrizione. 

Corte di Cassazione sentenza n. 36885 del 4 settembre 2014

45.  Risarcimento danni.

I bambini sono davvero imprevedibili e per loro il pericolo di cadere e farsi male e' sempre in agguato. 

Capita quindi che in un posto dei divertimenti, come può essere un parco giochi, il bambino possa provocarsi delle lesioni. 

Se l'incidente accade sulle giostrine comunali la responsabilità è dei genitori distratti e non del Comune. Sono i genitori a dover calcolare le situazioni di pericolo evitando che il bambino possa farsi male. 

Va da se che il Comune e' responsabile nel caso in cui i giochi presenti nel parco siano danneggiati o difettosi al punto tale da poter creare danni.

Corte di Cassazione sentenza n. 18167 del 25 agosto 2014

46.  Resistenza a pubblico ufficiale.

Quando si perde la pazienza conviene sempre contare fino a dieci ma spesso l'impulsività ci fa perdere il controllo delle nostre azioni.

E' un po' quello che è accaduto ad un automobilista che ha aggredito verbalmente un verificatore della sosta dicendogli:  "'O mi togli la multa o ti spacco la faccia".

In questo caso non si può parlare di semplice violenza privata, bensì di resistenza a pubblico ufficiale; aumentata anche la pena da tre a sette mesi di reclusione.

Corte di Cassazione sentenza n. 28521 del 2 luglio 2014

47.  Infedeltà coniugale.

Un paio di giorni fa ho postato una sentenza del Tribunale di Roma (sentenza n. 23543 del 22 novembre 2013) che precisava che: per chiedere il risarcimento per infedeltà coniugale e' necessario che la condotta fedifraga oltrepassi i limiti dell'offesa già insita nella infedeltà ovvero attraverso atti specificamente lesivi della dignità della persona costituente bene costituzionalmente protetto.

Bene ieri arriva un'altra sentenza della Cassazione che chiarisce un aspetto non trascurabile e cioè per chiedere il risarcimento dei danni e' obbligatorio instaurare un altro giudizio la richiesta di risarcimento danni non può dunque essere avanzata in sede di separazione.

In questa sede e' necessario provare solo il tradimento che comporterà poi l'addebito della separazione; invece, perché ci sia il riconoscimento di un danno (sofferenza fisica e morale) bisogna attivare una nuova procedura che accerterà se l'infedeltà abbia oltrepassato la semplice offesa insita nel tradimento ed abbia invece offeso l'onore e la dignità dell'altro coniuge.

Corte di Cassazione sentenza n. 18870 dell'8 settembre 2014

48.  Anche sugli autobus l'avvocato può farsi pubblicità .

Si, si è proprio così; adesso si può pubblicizzare la propria attività professionale anche noleggiando uno spazio pubblicitario su un mezzo pubblico potendo indicare il logo e l'indirizzo dello studio e di altre sedi.

E' indispensabile però che l'informazione non sia equivoca o suggestiva. 

Questo è ciò che ha chiarito il Consiglio Nazionale forense rispondendo ad un quesito del Consiglio dell'Ordine di Ancona.

Il Consiglio Nazionale ha precisato che ne' i precetti del codice deontologico ne' la legge professionale la n. 247 del 2012 consentono di escludere tale forma di pubblicità informativa posto che la nuova legge professionale ha ribadito per gli avvocati il principio di una tendenziale libertà di informare nel modo più opportuno».

Consiglio Nazionale Forense parere n. 12 del 26 marzo 2014

49.  Voto di scambio politico-mafioso.

E' di pochissimi giorni fa una sentenza della Cassazione che ha affermato che: ai sensi del nuovo art. 416 ter cod. pen., (modificato dalla legge 17 aprile 2014 n. 62,)le modalità di procacciamento dei voti debbono costituire oggetto del patto di scambio politico-mafioso, in funzione dell'esigenza che il candidato possa contare sul concreto dispiegamento del potere di intimidazione proprio del sodalizio mafioso e che quest'ultimo si impegni a farvi ricorso, ove necessario.

La fattispecie incriminatrice, con  l'introduzione di questo nuovo elemento costitutivo del reato, e' certamente più favorevole per l'imputato rendendo penalmente irrilevanti pregresse pattuizioni politico-mafiose, che non abbiano espressamente contemplato tali concrete modalità di procacciamento dei voti.

Corte di Cassazione sentenza depositata il 28 agosto 2014 

50.  Sentenza vintage.

Il minore può essere affidato ai servizi sociali se rifiuta i genitori.

Nel caso in oggetto un ragazzino che inizialmente era stato affidato al padre aveva però rapporti conflittuali con la madre al punto che decideva di non incontrarla.

Questa ostilità verso il genitore aveva determinato nel ragazzo una serie di problemi come il cattivo rendimento scolastico e anche un disturbo psicopatologo della personalità .

Per tutte queste ragioni i giudici hanno deciso di revocare l'affidamento al padre, proprio in virtù dei pessimi rapporti con la moglie, decidendo di collocare il minore presso un parente e allo stesso tempo affidato ai servizi sociali.

Corte di  Cassazione  sent. n. 784 del 20 gennaio 2012.

51.  Sentenza vintage.

Non si può sospendere la fornitura di acqua e luce all'inquilino moroso.

Molti proprietari di casa,che hanno concesso l'immobile in locazione, spesso devono fare i conti con inquilini morosi che continuano a non pagare anche dopo ripetuti solleciti.

Bene in questi casi bisogna armarsi di pazienza e invece di agire d'istinto ad esempio decidendo di interrompere la fornitura di luce e acqua e' più opportuno seguire la strada legale che è quella di intimare uno sfratto per morosità .

La Cassazione,infatti, occupandosi di un caso simile ha puntualizzato che il locatore che interrompe la somministrazione di energia elettrica e acqua commette il reato di esercizio arbitrarie delle proprie ragioni.

Corte di Cassazione sentenza n. 41675 del 28 maggio 2012

52.  Stia tranquillo il mio cane e' buono: ( 

Sentirsi dire questa frase dal proprietario di un cane non è sempre sinonimo di garanzia; può infatti accadere che un cane all'apparenza docile e mansueto decida improvvisamente di aggredire qualcuno.

Spesso le aggressioni possono essere determinate anche da una situazione di paura o pericolo avvertita dal cane; va da se che è meglio non fidarsi ed essere molto prudenti in caso di cane sciolto.

Nel caso di specie il cane che ha aggredito una donna non era di piccola taglia, era infatti un maremmano che ha causato alla malcapitata ferite multiple alla mano destra. 

La Cassazione,con riferimento a questa vicenda,ha confermato la condanna 

dei due proprietari del cane, per il delitto di cui agli artt. 110 e 590 c.p. per non aver impedito al cane, custodendolo in modo idoneo, in violazione dell'art. 672 codice penale, di aggredire una passante.

Corte di Cassazione sentenza n. 36461 del 1 settembre 2014

53.  Furto consumato anche senza l'impossessamento della refurtiva.

Ve lo ricordate il film "Mani di velluto"? un famoso film del 1980 diretto da Castellano e Pipolo ed interpretato da Adriano Celentano ed Eleonora Giorgi, che interpretava il ruolo di una ladra di professione talmente abile nel furto da avere "mani di velluto".

Le stesse "mani di velluto" però non sono capitate ad una donna che, intrufolatasi in un appartamento cercava di impossessarsi di orologi, cellulari e altri oggetti preziosi veniva sorpresa dal proprietario di casa che la tratteneva sul posto in attesa che arrivassero i carabinieri.

Bene secondo la Suprema Corte il reato di furto si consuma anche senza che vi sia l'impossessamento effettivo della refurtiva.

Corte di Cassazione sentenza n. 36450 del 1 settembre 2014

54.  Casa adibita ad affittacamere: quali norme seguire.

Se il proprietario di un immobile decide di utilizzare alcune camere della casa come servizio di "affittacamere " ad esempio per avere qualche entrata in più deve necessariamente cambiare la destinazione d'uso dell'unità abitativa.

Quindi l'immobile non rientrerà più nella categoria A ma D2 che ricomprende alberghi e pensioni. Questo vale anche se si voglia svolgere l'attività di affittacamere anche per una piccola porzione della casa.

Commissione Tributaria di Perugia sentenza n.11 del 2014.

55.  Il trasferimento del minore deve essere deciso da entrambi i genitori.

In sede di separazione dei coniugi capita spesso che il genitore collocatario del minore assuma un forte atteggiamento ostruzionistico nei confronti del genitore non collocatario sottovalutando il fatto che con l'affidamento condiviso il figlio e' affidato in maniera appunto condivisa ad entrambi i genitori.

Quindi, ciò significa che il genitore collocatario non ha più potere decisionale dell'altro genitore semplicemente è il genitore presso il quale il minore rimane a vivere.

Di conseguenza, se il genitore collocatario decide di trasferirsi, entrambi i genitori sono tenuti ad occuparsi dei figli.

Nel caso di specie un uomo aveva denunciato nell'atto introduttivo l'illegittima intenzione della moglie di trasferirsi insieme ai figli presso un luogo diverso dalla residenza abituale.

Il Tribunale ha quindi specificato che 

il luogo di residenza abituale dei minori deve essere stabilito dai genitori «di comune accordo» (art. 316 c.c.)anche in presenza di un regime di affidamento monogenitoriale.(337 quater c.c.)

Tribunale di Milano decreto del 17 giugno 2014 

56.  Immobile familiare ricevuto in comodato dai suoceri.

Una ipotesi molto frequente e' quella di una coppia di sposi che non avendo molte finanze decide di andare a vivere nell'immobile dato in comodato dai genitori di lui. Fin qui tutto bene ma se il matrimonio fallisce e i coniugi si separano a chi spetta la casa alla nuora oppure ai suoceri?

Una recente sentenza della Cassazione ha fatto una precisazione sul punto stabilendo che possono verificarsi due ipotesi. 

Può accadere che i suoceri concedano la loro abitazione in comodato proprio per essere destinato a casa familiare; in tale ipotesi al coniuge assegnatario della casa familiare potrà restare nella casa familiare, anche dopo la separazione, per tutto il tempo necessario a soddisfare i bisogni propri e dei figli.

Se invece i suoceri non  stabiliscono la durata o lo scopo del godimento del bene,allora l'assegnatario della casa  come un qualsiasi comodatario) dovrà restituire l'immobile su richiesta del comodante.

E' dunque importante chiarire sin da subito, cioè sin dal momento della concessione dell'immobile al figlio, quale sarà la durata e lo scopo del godimento del bene.

Corte di Cassazione ordinanza  n. 23567 del 16 ottobre 2013

57.  Spese compensate se la sentenza non è chiara.

E' di pochi giorni fa una sentenza della Suprema Corte che dice che tutte le volte in cui una sentenza non sia chiara e logica nella struttura espositiva le spese del giudizio devono essere compensate tra le parti.

In parole semplici se la sentenza,a causa della poca chiarezza, venga interpretata male da un avvocato che decida quindi  di proseguire la lite ricorrendo in Appello o in Cassazione allora si ha diritto alla compensazione delle spese se è stato difficile comprendere il provvedimento del giudice.

Corte di Cassazione sentenza n. 17960 del 14.08.2014

58.  Crediti previdenziali Cassa Forense: prescrizione.

Arriva una precisazione dalla Cassazione che chiarisce che i crediti previdenziali della Cassa Forense si prescrivono in cinque anni, così come previsto dalla legge n. 335 del 1995.

Il nuovo termine decennale, invece, previsto con la legge n. 247 del 2012 si applica solo a partire dal 2 febbraio 2013 data in cui è entrata in vigore e la norma.

Corte di Cassazione sentenza n. 18953 del 9 settembre del 2014

59.  Arriva anche la "negoziazione assistita".

Verso la fine d'agosto, esattamente il 29 agosto 2014, il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di un nuovo decreto legge recante misure  urgenti di degiurisdizionalizzazione in materia civile. Per cercare di risolvere  i conflitti e le controversie in via stragiudiziale e' stato introdotto l'istituto della negoziazione assistita da parte di un avvocato.

La finalità della negoziazione assistita è "risolvere in via amichevole una controversia civile e rientra in quello strumento definito di ADR (alternative dispute resolution).

La procedura di negoziazione assistita consiste nella sottoscrizione di un accordo tra le parti litiganti relativa ad una controversia riguardante diritti disponibili; e' prevista l'assistenza  degli avvocati e dopo che le parti avranno raggiunto l'accordo lo stesso costituirà titolo esecutivo.

La negoziazione prevede una  procedura facoltativa (o volontaria) e una procedura obbligatoria .

Ogni avvocato, nel momento in cui riceve l'incarico dal proprio cliente, deve informarlo della possibilità di ricorrere alla convenzione di negoziazione assistita.

La parte sceglie di provare la nuova procedura e il legale formula alla controparte un invito a stipulare una convenzione di negoziazione.   

Vedi anche:
Facebook: ecco gli aspetti legali che ognuno dovrebbe conoscere
Altri numeri della rubrica "Briciole di Diritto"
Barbara PirelliAvv. Barbara Pirelli del Foro di Taranto - profilo e articoli
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