Tra i difficili contrasti, sia sul fronte interno ai gruppi parlamentari che sul fronte esterno con sindacati e regioni, la legge di stabilità 2015 è approdata al Colle per il vaglio finale del Capo dello Stato prima di cominciare l'iter in Parlamento.
Pervenuto al Quirinale, senza "bollino" della ragioneria dello Stato, quindi senza la certificazione sulla correttezza delle coperture reali agli interventi prospettati, che, il Tesoro rassicura arriverà a breve, il testo verrà ora sottoposto all'esame del presidente della Repubblica.
Un "esame attento" come annunciato dallo stesso Napolitano, considerate le "misure importanti per la crescita" contenute nella manovra e che già nei giorni scorsi hanno spinto il Quirinale a sollecitare una maggiore esplicitazione dei vari interventi e in particolare del funzionamento dei "bonus" annunciati dal premier.
Ma il responso più temuto ed atteso è quello dell'Unione Europea, dalla quale, anche se non sembra contemplarsi una bocciatura, si aspetta, secondo le prime indiscrezioni, l'arrivo di una imminente "lettera" con richieste di spiegazioni. Le dichiarazioni ufficiali, rilasciate dal nuovo commissario Ue per gli affari economici Katainen, parlano comunque solo di concentrazione sull'analisi delle cifre e delle misure, il che pare possa rinviare il giudizio finale sulla manovra ai primi giorni di novembre.
Intanto, palazzo Chigi si prepara per l'incontro di giovedì con le regioni per la "riscrittura" dei tagli al fine di trovare un accordo.
Qui di seguito le slide del Governo che illustrano in breve i contenuti della legge di stabilità 2015.(Puoi anche scaricare il PDF delle slide più in fondo in questa pagina)