Il Garante della Privacy, in una lettera diretta al Presidente della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, ha voluto chiarire che le ricette mediche possono essere lasciate liberamente in farmacia o nelle sale d'attesa degli studi medici a patto che siano inserite in una busta chiusa.
Il Garante, proprio per mettere fine a inutili allarmismi ha voluto spiegare che non ci sono problemi se si adottano determinati accorgimenti dettati dal buon senso.
Ciò che va evitato è che si lascino ricette e certificati "alla portata di chiunque o persino incustodite, in vaschette poste sui banconi delle farmacie o sulle scrivanie degli studi medici".
In sostanza non c'è alcun bisogno di consegnare le ricette di persona ciò che conta è fare in modo di evitare che gli estranei possano venire a conoscenza di dati sensibili come quelli sanitari.
È per questo che l'accorgimento della consegna in busta chiusa può risolvere ogni problema specialmente nel caso in cui a ritirare i documenti sia una persona delegata dal paziente.
Insomma con un pò di buon senso, non è difficile rispettare la riservatezza.
Il Garante ha voluto anche precisare che la propria attività ispettiva non è affatto finalizzata ad un accanimento nei confronti dei medici di base ma è diretta solo a tutelare la riservatezza dei pazienti nell'intero settore sanitario partendo dai rischi connessi alle grandi banche dati sanitarie, al fascicolo sanitario elettronico e alla telemedicina.