il Jobs Act - testo normativo in materia di lavoro delegato al Governo nel rispetto dei principi e dei criteri direttivi fissati dal Parlamento - è diventato legge a tutti gli effetti
Nota del 16/12/2014. Per il Jobs Act Vedi ora:
» Jobs Act. I contenuti in breve e il testo del provvedimento pubblicato in Gazzetta
» Il Jobs act 2014. Raccolta di articoli

In seguito alla votazione della fiducia da parte del Senato, il Jobs Act - testo normativo in materia di lavoro delegato al Governo nel rispetto dei principi e dei criteri direttivi fissati dal Parlamento - è diventato legge a tutti gli effetti. Nel caso in cui l'esecutivo riuscisse a deliberare i decreti legislativi e presentarli al Presidente della Repubblica per l'emanazione entro fine anno, quindi, la nuova disciplina sarebbe applicabile già a partire dal primo gennaio. Le principali innovazioni previste riguardano soprattutto gli ammortizzatori sociali:


- la cassa integrazione guadagni non potrà più essere autorizzata in caso di cessazione definitiva dell'azienda, saranno altresì rivisti i limiti di durata della cassa integrazione ordinaria e di quella straordinaria e, di conseguenza, scomparirà l'istituto della cassa integrazione in deroga. Le aziende che non ricorreranno alla prestazione integrativa o sostitutiva sconteranno una partecipazione contributiva inferiore. Al fine di assicurare un sistema di garanzie uniformi, si avrà riguardo alla storia contributiva del singolo lavoratore; 


- i contratti di solidarietà potranno essere stipulati anche dalle aziende in precedenza escluse per insufficienza numerica dei lavoratori assunti. Anche in caso di riduzione dell'orario di lavoro non saranno precluse nuove assunzioni. Con l'obiettivo di promuovere il ricorso a tale istituto, la semplificazione riguarderà sia i contratti difensivi che quelli espansivi;


- l'assicurazione sociale per l'impiego potrà essere adoperata anche per le forme di collaborazione coordinata e continuativa, fattispecie comunque ad esaurimento, sempre a patto che il beneficiario abbia lavorato per almeno tre mesi. In ogni caso, la corresponsione del sussidio di disoccupazione dovrà essere commisurata alla "pregressa storia contributiva" del lavoratore, con estensione della durata massima in caso degli apporti contributivi più rilevanti. I soggetti in situazione di forte disagio economico in base ai dati Isee potrebbero altresì godere di un ulteriore sussidio non gravato da contributi.

Laura R.

Per i contenuti del Job Act e il testo del disegno di legge si rimanda all'articolo: Riforma del lavoro: il Jobs Act - Le novità in breve e il testo del ddl segnalando che il Senato non ha apportato modifiche. Qui di seguito il dossier della camera:



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