È partita ufficialmente la possibilità di richiedere l'accesso al fondo di garanzia per i mutui per la prima casa, con la disponibilità online dei moduli per effettuare la richiesta.

È partita ufficialmente la possibilità di richiedere l'accesso al fondo di garanzia per i mutui per la prima casa, con la disponibilità online dei moduli per effettuare la richiesta.

Il fondo, con uno stanziamento di 650 milioni di euro, è stato istituito dalla legge di stabilità 2014 (l. n. 147/2013), con lo scopo di favorire l'accesso al credito da parte delle famiglie per l'acquisto e la ristrutturazione, nell'ottica dell'efficientamento energetico, dell'immobile destinato ad abitazione principale.

La garanzia dello Stato arriva fino al 50% della quota capitale del mutuo purchè lo stesso non ecceda i 250mila euro.

Potranno fare richiesta tutti coloro che non sono proprietari di altri immobili ad uso abitativo (salvo quelli acquistati per successione anche in comunione e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli) ed è previsto un tasso "calmierato" per le giovani coppie che non abbiano superato i 35 anni di età, per i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, per i giovani di età inferiore a 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico e per i conduttori degli alloggi di proprietà degli Iacp.

Altra condizione è che l'immobile non sia di lusso e si trovi nel territorio nazionale.

La procedura è attivabile con la presentazione dei moduli da parte del richiedente direttamente alle banche aderenti all'iniziativa, sulla base del protocollo d'intesa sottoscritto l'8 ottobre scorso tra il Mef e l'Abi, le quali poi invieranno il tutto alla Consap Spa (la società pubblica incaricata della gestione delle domande).

Le domande però potranno essere presentate solo a partire dalla fine del mese di dicembre, dopo che la banca aderente alla quale si è presentata la richiesta abbia assicurato l'operatività a favore della propria clientela.

L'elenco delle banche aderenti comprende molte casse rurali e istituti del sistema del credito cooperativo, ma non i grossi gruppi del settore, ed è visibile sui siti dell'Abi e della Consap.

La modulistica e le informazioni sono disponibili sul sito del Dipartimento del Tesoro



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