È online da pochissimi giorni il portale "soldipubblici.gov.it", che consente l'accesso ai cittadini sui dati della spesa della Pubblica Amministrazione, ed è già volato in cima ai motori di ricerca, Google in primis.
Annunciato dal premier il 22 dicembre scorso, il portale consente a chiunque di visualizzare direttamente sul web, con cadenza mensile e aggiornamenti al mese precedente, tutti i costi della P.A.: dai servizi alle opere realizzate, dagli stipendi dei dipendenti a quelli dei dirigenti, una panoramica completa, in definitiva, su come vengono spesi i "denari pubblici" da parte delle regioni, delle aziende sanitarie, delle province e dei comuni.
Una novità che, naturalmente, ha solleticato la curiosità di una moltitudine di utenti che si sono subito messi online per fare i conti in tasca al proprio comune di residenza, alla propria regione, alla ricerca di spese pazze, cercando di stanare gli sprechi della "macchina statale" e, in ogni caso, di capire come vengono spesi i soldi dei contribuenti.
Il sito, che risponde all'attuazione della politica di "trasparenza" caldeggiata dal Governo, è ancora in versione beta e si svilupperà nel corso dell'anno, in una serie di tappe successive.
Il sistema che consente la visualizzazione dei dati si chiama "Siope" ed è il frutto della collaborazione tra la Ragioneria generale dello Stato e la Banca d'Italia, al fine dell'aggregazione dei dati dei pagamenti giornalieri delle diverse amministrazioni attraverso una serie di codifiche gestionali, personalizzate in base alla tipologia dell'ente ricercato.
Tra le prossime tappe del progetto è prevista la possibilità di effettuare anche il download dei dati (che al momento possono essere già scaricati tramite la piattaforma Siope) e l'incrocio degli stessi con quelli provenienti dalle fatture elettroniche che dal 31 marzo prossimo, dopo l'obbligatorietà per le P.A. centrali, diventeranno obbligatorie anche per le P.A. locali.