Sta assumendo forma definitiva l'Investment Compact, il pacchetto di misure che mira a rilanciare le Pmi italiane e che il governo dovrebbe varare, salvo intoppi, nel prossimo Consiglio dei ministri di martedì.
Sgravi fiscali, maggiore accesso al credito, fondo centrale di garanzia esteso anche alle assicurazioni, agli organismi di investimento collettivo del risparmio e ai titoli derivanti dalla cartolarizzazione dei prestiti alle società, con criteri aggiornati tramite appositi decreti. E ancora patent box per tutti i marchi d'impresa e nascita delle "Pmi innovative", iscritte in un registro ad hoc presso le Camere di commercio che raccoglieranno fondi attraverso il crowdfunding così come già avviene per le startup.
Sono questi i principali punti delle bozze del provvedimento, diffuse dall'agenzia Public Policy nei giorni scorsi.
Nelle intenzioni dell'esecutivo c'è anche l'agevolazione della "portabilità" dei conti correnti bancari, per rendere più facile aprire e cambiare conto in banca, e l'intervento sulle commissioni sul risparmio, cioè sulle somme pagate per la gestione dei conti stessi e per le singole operazioni.
Al fine di "semplificare il sistema - che vede - tantissime banche e pochissimo credito, soprattutto per le pmi", come annunciato dallo stesso premier, il fiscal compact conterrà anche un piano di riforma della governance delle banche popolari e del credito cooperativo destinato a favorire un consolidamento del settore.