Se gli stipendi restano al palo, non è così per la disoccupazione che registra un calo significativo grazie a 93mila nuovi posti di lavoro in un mese e a più di 109mila occupati su base annua.
A rilevare il dato positivo, accolto con giubilo dal Governo che parla di "effetto Jobs Act", è l'Istat nella consueta nota mensile.
A dicembre, registra infatti l'istituto, la disoccupazione è scesa al 12,9% con una diminuzione pari a 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente.
A segnare una riduzione significativa è anche la disoccupazione giovanile che scende al 42% (pari ad un punto percentuale), il valore più basso dal dicembre dello scorso anno.
Secondo l'istituto, inoltre, ci sono segnali di ripresa anche dell'economia, con l'indice anticipatore a "segno più" per la prima volta dal marzo 2014 e buone notizie anche sul fronte consumi, che mostrano segni di un possibile recupero della domanda interna.
Si assiste, in sostanza, ad una vera e propria inversione di tendenza, merito anche della discesa della disoccupazione giovanile (soprattutto nella fascia tra i 15 e i 24 anni) e alla risalita degli occupati: +0,4% solo nel mese di dicembre 2014 e +0,5% su base annua.
Per l'esecutivo, la buona novella dell'Istat è solo l'inizio, perché tra sgravi assunzioni e Jobs Act già dai primi mesi del 2015 si attende una vera svolta.