La produzione delle piantine da parte dell'esercito è pronta per essere avviata nello stabilimento chimico militare di Firenze

di Marina Crisafi - Dopo l'annuncio dell'imminente proposta di legge per legalizzare la cannabis in Italia (leggi l'articolo: "In arrivo una legge bipartisan per legalizzare la cannabis"), un'altra notizia arriva sul fronte dell'uso della pianta a scopo farmacologico: sta per partire, infatti, quella che è stata definita da molti l'operazione "marijuana di Stato".

La produzione delle piantine da parte dell'esercito è pronta per essere avviata nello stabilimento chimico militare di Firenze, e già da oggi, come evidenziato da Repubblica (leggi l'articolo "Tra i militari che coltivano la marijuana di Stato") dovrebbero arrivare i primi furgoni con le talee di cannabis. 

La coltivazione a fini terapeutici, l'unica autorizzata nel nostro Paese, potrà così cominciare effettivamente nei prossimi giorni.

Lo stabilimento produrrà circa un quintale di cannabis l'anno, mentre il raccolto verrà effettuato ogni tre mesi procedendo poi alla fase dell'essiccazione. La procedura seguirà dei protocolli rigidi perché i principi attivi che dovranno essere presenti nei "prodotti" da destinare alle farmacie delle Regioni che ne faranno richiesta dovranno rispettare il tetto massimo del 5-6% del peso del prodotto.

Per il momento, l'uso terapeutico della marijuana è stato approvato, con parametri diversi, soltanto da alcune regioni italiane (Toscana, Puglia, Liguria, Sicilia, Veneto, Marche, Friuli, Abruzzo e Umbria) che saranno le prime (con diverse gradazioni) ad avere garantite le forniture che verranno rese disponibili nelle farmacie. 

Il numero, però, assicurano i ricercatori, è destinato ad aumentare.

 

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