Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter 21-27 giugno 2004) ha reso noto di aver condannato una nota casa editrice al pagamento delle spese del procedimento, per aver fatto pubblicità per posta e non aver risposto alle richieste di un destinatario. Il Garante ha riconosciuto responsabile la casa editrice per aver spedito a un cittadino italiano un invito ad abbonarsi a una delle riviste pubblicata in collaborazione con un editorie straniero e per non aver dato risposta alla richiesta dell'interessato che, infastidito dalla lettera, aveva chiesto alla casa editrice di sapere, in particolare, dove fossero stati reperiti i suoi dati personali, con quali modalità essi venivano utilizzati e per quali scopi.
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