di Marina Crisafi - Dopo anni di battaglie, polemiche, un'infinità di marce avanti e altrettante marce indietro, la legalizzazione della marijuana nel Bel Paese sembra arrivata alla svolta. È stato presentato ieri, infatti, il disegno di legge definitivo (qui sotto allegato), elaborato in questi mesi dall'intergruppo che ha messo insieme le varie proposte arrivate da opposizione (Sel e M5S in primis) e maggioranza, per la liberalizzazione delle droghe leggere e in particolare della cannabis (leggi: "Marijuana, presto la legge sulla legalizzazione").
Il testo, illustrato dal senatore Benedetto Della Vedova e condiviso da 218 parlamentari, ha visto adesioni trasversali da tutte le forze politiche, trovando anche il favore della Direzione nazionale antimafia che nella relazione annuale 2014 si era già espressa contro la repressione definendola "inutile e dannosa". Contro, invece, la Lega, che, per bocca del leader Matteo Salvini, si è dichiarata favorevole piuttosto alla legalizzazione della prostituzione, "perché fino a prova contraria il sesso non fa male la cannabis sì".
Ecco le novità del testo collettivo che mira a mettere in regola l'uso "ricreativo" e "terapeutico" della marijuana, anche "sociale" e la coltivazione in proprio, e che rappresenta un punto di partenza verso la legalizzazione approvabile forse già in questa legislatura, con lo scopo finale di sottrarre i proventi di un traffico lucroso alla criminalità organizzata e tagliare i costi pagati dai contribuenti (visto che il 60% dei processi e dei detenuti è a causa di piccolo spaccio):
Possesso ad uso ricreativo
Come per il tabacco, anche per la marijuana verrà istituito il Monopolio di Stato. Il possesso, ad uso ricreativo, potrà arrivare fino a 15 grammi di cannabis in casa e a 5 grammi fuori casa, ad uso ricreativo. Rimane il niet assoluto per i minorenni.
Coltivazione fino a 5 piante
Sì anche alla coltivazione con un limite di 5 piante ad uso personale, previa comunicazione inviata all'Agenzia dei Monopoli, la quale dovrà garantire la tutela della privacy del richiedente.
Social club
Nascono i "cannabis social club", sul modello già diffuso in Spagna: enti senza fini di lucro fino a 50 soci che potranno coltivare in forma associata fino a 250 piante complessive.
Sì alla vendita soltanto da parte di negozi e rivenditori autorizzati, forniti di licenza da parte del Monopolio e autorizzazione, come già avviene per i derivati del tabacco. Confermato, invece, il divieto di importazione ed esportazione.
Uso terapeutico
Per chi utilizza la marijuana a fini terapeutici, verranno semplificati l'accesso, tramite prescrizione, le modalità di consegna e di dispensazione dei farmaci a base di cannabis. Agli stessi fini, sarà consentita anche l'autocoltivazione.
Divieti
Rimangono ferme le disposizioni di legge inerenti lo spaccio e il divieto di guida in stato di alterazione da stupefacenti, con l'applicazione delle relative sanzioni. Non si fumerà, inoltre, in alcun luogo pubblico o aperto al pubblico, ivi compresi i parchi.
Proventi
Il 5% dei proventi derivanti dalla legalizzazione della cannabis, prevede, da ultimo, la proposta di legge, saranno destinati al finanziamento del Fondo nazionale per la lotta alla droga.
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