Il testo ora passa al Senato per l'approvazione definitiva

di Marina Crisafi - A seguito degli ultimi "aggiustamenti" in nottata, la Camera ha dato il via libera poche ore fa alla riforma della pubblica amministrazione con 253 sì, 93 no e 5 astenuti.

Il testo ora passa al Senato per l'approvazione definitiva, che dovrebbe arrivare prima della pausa estiva.

Ecco le principali novità:

Trasparenza e cittadinanza digitale

Libero accesso a tutti i documenti e ai dati della P.A., la quale dovrà assicurare ai cittadini la massima trasparenza online, nel rispetto del principio "innanzitutto digitale", in base al quale sarà quest'ultimo il principale canale per le attività dell'amministrazione. Introdotta anche la carta della "cittadinanza digitale", gestita da un apposito dirigente. Questi i criteri direttivi della delega, i cui "dettagli" saranno affidati agli appositi decreti attuativi.

Giro di vite sui dirigenti, ora licenziabili

Basta con gli incarichi "a vita", anche i dirigenti potranno essere rimossi se la valutazione nei confronti del loro operato, in base al "merito", è negativa. Due le strade percorribili, in tal caso: la possibilità di lasciare l'amministrazione statale o accettare di essere retrocessi da dirigente a funzionario.

Passa, inoltre, l'emendamento proposto dal M5S sulla revoca o il divieto degli incarichi ai dirigenti condannati dalla Corte dei conti (anche in via non definitiva) per il risarcimento del danno erariale per condotte dolose.

Niente voto minimo nei concorsi e "valuta atenei"

Con l'emendamento presentato dal Pd ieri notte, salta la barriera del voto minimo di laurea per partecipare ai concorsi pubblici. Marcia indietro anche sulla pluricontestata norma "valuta atenei" che introduceva il criterio del "valore" dell'università che aveva rilasciato il relativo titolo.

Addio alla Forestale

Diverse le norme sulla riorganizzazione della macchina statale nell'ambito della "spending review". Tra le più eclatanti rileva la fusione del corpo forestale dello Stato con un'altra forza di polizia, come i carabinieri. Al momento, le funzioni i mezzi e le risorse saranno trasferite ai vigili del fuoco.

Partecipate e camere di commercio

Più facile il commissariamento delle partecipate e, sempre nell'ambito della spending review, è prevista una drastica riduzione delle camere di commercio, che da 105 passano a 60.

Riordino prefetture e interventi sulle Authority

Alle prefetture spetteranno altrettanti tagli, con l'attribuzione di maggiori poteri alla presidenza del consiglio per l'attuazione del riordino e dell'eliminazione degli uffici "ridondanti" anche a livello di amministrazione centrale. Si interverrà altresì sulle Authority con la soppressione degli uffici con funzioni sovrapposte e analoghe a quelle di altre strutture ministeriali.

Numero Unico Europeo

Viene istituito un numero unico per le emergenze, il 112, che sarà valido per tutti i tipi di problemi e su tutto il territorio nazionale, con sedi operative a livello regionale.

Il numero è già valido in tutta Europa e la mancata attuazione è costata all'Italia una procedura di infrazione europea (già nel 2006).

Pra e Libretto unico

Le funzioni del Pra (Pubblico Registro Automobilistico) non faranno più capo all'Aci ma al ministero dei trasporti (cui già compete la motorizzazione).

Grazie al trasferimento, sarà possibile la creazione di una sola banca dati per proprietà e circolazione dei veicoli con un libretto unico.


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