di Marina Crisafi - Tra le novità previste dalla riforma della Pubblica Amministrazione che, fresca di approvazione da parte di Montecitorio, si avvia al sì definitivo in Senato (leggi "Riforma della Pubblica Amministrazione: OK dalla Camera. Ecco le novità"), c'è l'istituzione del numero unico per le emergenze, il 112.
Il nuovo numero sarà gratuito (da telefoni fissi e mobili) e valido per tutti i tipi di problemi (sicurezza, sanitari e ambientali), dal soccorso delle forze dell'ordine (polizia, carabinieri, vigili del fuoco) alle ambulanze e ai corpi sanitari.
Presto, quindi, andranno in pensione, i vari numeri attualmente esistenti nel Paese (113 Polizia, 115 Vigili del Fuoco, 118 Pronto Soccorso sanitario e lo stesso 112 al quale oggi rispondono i Carabinieri) che saranno tutti sostituiti dal nuovo e unico 112.
La gestione delle emergenze sarà affidata a centrali operative situate su basi regionali che "smisteranno" ai diversi settori di competenza le telefonate degli utenti.
Con l'istituzione del numero unico l'Italia si allinea al resto d'Europa, dando attuazione alla direttiva del parlamento UE, la cui mancata attuazione era già costata in passato una procedura di infrazione.