di Marina Crisafi - Ammontano a 8 milioni di euro le risorse stanziate per le borse di studio per i tirocini formativi presso gli uffici giudiziari con decreto del Ministero della Giustizia pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale (qui sotto allegato).
Le borse di studio, dell'importo di almeno 350 euro ciascuna, saranno attribuite a coloro che ne fanno richiesta in possesso di un indicatore Isee pari o inferiore a 20.956,46 euro, sulla base di graduatorie predisposte su base nazionale.
Le domande dovranno essere inoltrate agli uffici giudiziari presso i quali si è svolto o è ancora in corso di svolgimento il tirocinio, e dovranno contenere, a pena di inammissibilità: generalità e dati anagrafici del richiedente; codice fiscale; data di inizio del tirocinio; valore dell'indicatore Isee calcolato per le prestazioni erogate agli studenti nell'ambito del diritto allo studio universitario; oltre all'indirizzo di posta elettronica ordinaria al quale il richiedente intende ricevere ogni comunicazione.
Il termine perentorio entro il quale fare richiesta della borsa di studio è di trenta giorni dalla pubblicazione del decreto sul sito internet del Ministero.
Una volta scaduto il termine, verranno formate le graduatorie che saranno trasmesse, dalle corti d'appello, dalle procure generali e dal segretario generale della giustizia amministrativa entro 20 giorni al Ministero della giustizia.
I tirocini si ricorda, previsti dall'art. 73 del d.l. n. 69/2013, sono destinati ai laureati in giurisprudenza più meritevoli (con una media di almeno 27/30 e un punteggio di laurea non inferiore a 105/100) che non abbiano superato i trent'anni di età, e finalizzati ad assistere e coadiuvare i magistrati della giustizia ordinaria e amministrativa (corti d'appello, tribunali ordinari, uffici requirenti, tribunali di sorveglianza, Tar, Consiglio di Stato) nello svolgimento delle attività ordinarie.
Lo stage di formazione teorico-pratica dura al massimo diciotto mesi ed è valutato per un periodo pari ad un anno di tirocinio forense e notarile e di frequenza delle scuole di specializzazione per le professioni legali, oltre a costituire titolo per l'accesso al concorso per magistrato ordinario e titolo di preferenza per i concorsi pubblici e per la nomina a giudice onorario.
Qui il decreto del Ministero della Giustizia