di Marina Crisafi - A breve non si utilizzeranno più le tabelle di Milano o di Roma per il calcolo del danno biologico. I risarcimenti alle vittime degli incidenti stradali si baseranno su criteri fissi in tutto il territorio nazionale. Sta per arrivare infatti la tabella unica del danno biologico per le lesioni di non lieve entità, frutto di uno dei tanti emendamenti presentati al Ddl Concorrenza, attualmente all'esame delle Commissioni riunite finanze e attività produttive della Camera, ormai al traguardo finale, per il "licenziamento" per l'aula prima della pausa estiva.
La nuova tabella sarà predisposta di concerto dai ministeri della Salute, del Lavoro e della Giustizia, con l'obiettivo di pervenire a criteri fissi e determinati su tutto il territorio italiano per la liquidazione del danno biologico subito dalle vittime di incidenti stradali e definito nell'emendamento come "lesione temporanea o permanente all'integrità psico-fisica della persona suscettibile di accertamento medico-legale che esplica un'incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato, indipendentemente da eventuali ripercussioni sulla sua capacità di produrre reddito".
La tabella unica conterrà le previsioni relative al ristoro delle menomazioni all'integrità psicofisica comprese tra 10 e 100 punti e il valore (pecuniario) da attribuire ad ogni singolo punto di invalidità.
Il meccanismo sarà basato sul sistema a punto, variabile in base all'età e al grado di invalidità della persona lesa (in funzione crescente della percentuale di invalidità e decrescente dell'età sulla base delle tavole elaborate dall'Istat).
Quanto al danno non patrimoniale temporaneo inferiore al 100%, questo sarà determinato in misura corrispondente alla percentuale d'inabilità riconosciuta per ogni giorno.
Gli importi verranno aggiornati annualmente con decreto del Ministero dello Sviluppo economico tenendo conto dell'andamento dell'inflazione.
Ma non mancano le note dolenti: le basi di calcolo per i risarcimenti sono infatti riviste al ribasso.
Con la tabella unica potrebbero scendere del 40%.