Mentre il Parlamento è impegnato nella conversione in legge del d.l. n. 83/2015 che, tra le svariate modifiche, va ad incidere, limitandola, anche sull'entità del pignoramento di stipendi e pensioni, il Movimento 5 Stelle lancia l'allarme: Equitalia potrà rivalersi sull'intero stipendio del debitore.
La notizia è stata divulgata tramite Twitter e Facebook dal portavoce dei grillini alla Camera Daniele Del Grosso.
Si tratterebbe di una possibilità derivante dalle disposizioni del decreto Salva Italia che bypassano di fatto il limite massimo del pignoramento del quinto dello stipendio previsto dalle norme.
Come sia possibile, lo spiega lo stesso Del Grosso a Newspedia.it e lo sottolinea il blog di Beppe Grillo: Equitalia, in pratica, anziché ricorrere alla procedura del pignoramento presso terzi, andando a pignorare il quinto dal datore di lavoro, aspetta che lo stipendio o la pensione vengano accreditati sul conto corrente del soggetto debitore e dopo un giorno dall'accredito riesce a pignorare di fatto tutto quello che c'è sul conto corrente.
Ciò deriverebbe, sostiene ancora Del Grosso - recriminando la bocciatura del ddl, con unico emendamento del Pd, proposto dallo stesso M5S che chiedeva l'abolizione di Equitalia - dall'ampliamento dei poteri della società di riscossione cui è data la possibilità di accedere liberamente al conto corrente bancario di chi ha una cartella in sospeso e pignorare per intero lo stipendio il giorno successivo all'accredito della mensilità.
Una prassi che, nonostante l'emissione di sentenze che le danno torto, si legge sul blog di Grillo, "mette con le spalle al muro migliaia di persone che non sanno più come soddisfare i bisogni delle proprie famiglie e che hanno solo una strada scomoda e costosa per difendersi, dimostrare che ciò che si possiede è solo frutto del proprio lavoro".