di Marina Crisafi - Con l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 127/2015, attuativo della delega fiscale (qui sotto allegato), da oggi si ha il via libera alla fatturazione elettronica anche tra privati.
A differenza dell'obbligo per le imprese che forniscono beni e servizi alla P.A., già a regime dal marzo scorso, la possibilità di fatturare telematicamente le transazioni commerciali tra privati rimane facoltativa.
Al fine di incentivare il ricorso alla e-fatturazione, che dovrebbe rendere la vita più facile a negozianti, albergatori, ristoratori e imprese in genere, sono previsti, infatti, diversi vantaggi: a partire dall'esenzione dall'obbligo dello spesometro, all'addio a scontrini cartacei e ricevute fiscali, sino ai rimborsi Iva in tre mesi e alla riduzione dei termini di accertamento.
Per chi decide di aderire all'opzione, l'attivazione è prevista dal gennaio 2017, con l'invio delle fatture e dei corrispettivi all'Agenzia delle Entrate (tramite l'apposito sistema di interscambio), ed avrà una durata quinquennale, rinnovandosi automaticamente per i cinque anni successivi, salvo non intervenga apposita revoca.
Nelle more, le Entrate dovranno emanare le relative disposizioni attuative e mettere a disposizione di contribuenti e imprese, entro il mese di luglio 2016, un servizio gratuito per la gestione, la trasmissione e la conservazione delle fatture 2.0.
Decreto Legislativo n. 127/2015