di Marina Crisafi - È stato annullato sul gong l'aumento della benzina previsto a partire da domani.
Con un decreto legge adottato stamattina da un Consiglio dei ministri durato appena 15 minuti, il Governo ha bloccato l'aumento delle accise dei carburanti che doveva scattare dal trenta settembre.
È stata azzerata così la famosa "clausola di salvaguardia" fiscale prevista a causa della bocciatura da parte dell'Unione Europea al regime di "reverse charge" Iva (che doveva estendersi alla grande distribuzione e che a seguito del rifiuto di Bruxelles aveva generato un mancato incasso di 728 milioni di euro).
Ma sul tavolo della riunione lampo dell'esecutivo, è approdato un altro atteso provvedimento sul gong.
Si tratta della proroga al 30 novembre della voluntary disclosure, ossia del rinvio della scadenza (fissata tra poco più di 24 ore dalla l. n. 186/2014), per aderire al rientro dei capitali dall'estero, che dovrebbe garantire all'Erario l'emersione degli illeciti detenuti al riparo dal Fisco italiano e un notevole introito per le casse del Paese, e agli evasori "costituiti" un sostanziale sconto sulle sanzioni pecuniarie e un lascia passare sui reati tributari commessi (leggi: "Voluntary disclosure: ora si fa sul serio").
All'esame del Cdm di stamani, infine, è pervenuto anche un d.l. sulla finanza locale.