di Marina Crisafi - Addio all'ex foglio complementare che va definitivamente in soffitta per fare spazio al documento digitale. A comunicarlo è l'Aci, con la circolare n. 7641 del 28 settembre 2015, che ha informato come da oggi il tradizionale certificato di proprietà dei veicoli diventa informatico.
La novità si inquadra nel recepimento delle disposizioni del codice dell'amministrazione digitale, teso a semplificare il mondo della burocrazia stradale attraverso la progressiva scomparsa della carta anche dagli archivi, oltre che nel più ambizioso iter normativo teso alla creazione del documento unico dei veicoli e al graduale trasferimento delle competenze del Pra in capo alla motorizzazione civile (leggi: "Riforma Pubblica Amministrazione: addio al Pra").
Da oggi, 5 ottobre, gli automobilisti, dunque, non dovranno più preoccuparsi della corretta conservazione del documento, di un eventuale smarrimento, sottrazione o contraffazione dello stesso, e potranno consultare il Cdpd direttamente da remoto e aggiornato in tempo reale.
Il documento, infatti, indispensabile per tracciare le vicende di ogni veicolo, non sarà più stampato e consegnato al proprietario (al quale verrà rilasciata solo una ricevuta contenente un Qr code per l'accesso informatico) ma prodotto digitalmente e conservato negli archivi informatici.
La proprietà, però, si legge nella circolare, "resta in capo all'intestatario del veicolo e quindi solo quest'ultimo (o un eventuale soggetto avente titolo) può disporne". Per cui, per ogni formalità, anche allo sportello, sarà necessaria l'autorizzazione dell'intestatario stesso (o di un eventuale avente titolo) e non sarà sufficiente esibire la ricevuta da parte di un qualsiasi soggetto.
Per la completa digitalizzazione occorrerà comunque qualche mese: fino a febbraio, infatti, ci sarà un regime transitorio che vedrà ancora la presenza di un "doppio binario", carta/digitale, nella gestione delle pratiche.