di Marina Crisafi - L'atteso ufficio del processo che dovrà essere istituito presso ogni tribunale per coadiuvare i giudici e incrementare l'efficienza del sistema giustizia, garantendo l'attuazione della ragionevole durata del processo è diventato realtà. È stato pubblicato infatti nella Gazzetta Ufficiale del 2 novembre 2015 (n. 255) il decreto del ministero della giustizia del 1 ottobre scorso (qui sotto allegato) che ne disciplina l'attuazione (a norma del dl n. 179/2012 convertito in legge n. 221/2012).
L'ufficio del processo sarà costituito presso tutti gli uffici giudiziari, di ogni ordine e grado e dovrà occuparsi di tutte quelle attività "di routine" correlate all'esercizio della giurisdizione (sollevando in tal modo i magistrati da tali compiti), della cura dei rapporti con le parti e con il pubblico, dell'organizzazione dei flussi delle cause in arrivo e della formazione e tenuta degli archivi informatici dei provvedimenti emessi. Il tutto grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie e di una diversa organizzazione del lavoro.
Oltre al personale dell'amministrazione giudiziaria, infatti, l'ufficio sarà aperto alle nuove "giovani leve", costituite da stagisti, tirocinanti e praticanti che svolgeranno presso tali strutture collaborazioni e tirocini e la necessaria pratica forense, potendo avere accesso ai fascicoli processuali e partecipare alle udienze (leggi: "Aspiranti avvocati: al via la pratica forense a fianco dei giudici").
Il tutto in base all'organizzazione stabilita dal presidente del tribunale o della corte d'appello cui (ferme restando le regole fissate nel decreto) spetta la gestione e l'assegnazione degli uffici del processo, tenuto conto del numero dei magistrati, del personale di cancelleria, dei praticanti e degli stagisti, mentre il coordinamento e il controllo successivi saranno esercitati dai presidenti di sezione o dai giudici appositamente delegati.
Decreto Ministero Giustizia 1 ottobre 2015