di Marina Crisafi - Presto si potrà dire addio alle tradizionali ricette mediche a favore di quelle elettroniche. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che dà attuazione alla l. n. 198/2013 (leggi: "Farmaci: arriva la ricetta elettronica"), è arrivata anche la firma del ministro della salute, Beatrice Lorenzin, del provvedimento che fissa le modalità di dispensazione dei medicinali prescritti sulle ricetta online a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
La c.d. ricetta virtuale sarà valida in tutte le farmacie italiane, garantendo, si legge nella nota del ministero, "la migliore, e più semplice, assistenza nel percorso di cura - e di - verificare l'appropriatezza prescrittiva". Tracciabilità delle prescrizioni, una più efficace integrazione tra gli operatori sanitari grazie alla sincronizzazione delle attività prescrittive da parte del medico e di erogazione dei farmaci da parte del farmacista, consentiranno altresì - spiega il ministero - "di ridurre eventuali truffe e falsificazioni, con un risparmio di tempo e di oneri burocratici".
Il funzionamento è molto semplice.
Per prescrivere un farmaco il medico curante si servirà di determinati codici (prodotti dal sistema centralizzato gestito da Sogei e assegnati ai medici dalle Asl) associandoli al codice fiscale del paziente. Il sistema così mostrerà il quadro informativo globale dell'assistito, consentendo al medico di reperire tutte le informazioni necessarie (come ad es. la presenza di eventuali esenzioni parziali o totali).
Una volta ultimata questa fase, il medico rilascerà al paziente un "promemoria" da portare direttamente al farmacista, il quale si collegherà al medesimo sistema per accedere alla ricetta (tramite numero della stessa e dati personali dell'assistito) ed erogare il farmaco prescritto.
Sarà compito della farmacia, quindi, inserire nel server (Sogei), i dati relativi ai medicinali erogati (ticket, esenzioni, prezzo e codici apposti sulle scatole).