di Marina Crisafi - Ammonta a 44 milioni di franchi (l'equivalente di 40 milioni di euro) e a 80 cassette di sicurezza il "bottino" custodito dalle banche svizzere nell'attesa che qualcuno si presenti a reclamarne la titolarità. Si tratta dei c.d. rapporti dormienti, ovvero quelli sui quali non vi è alcun segno di vita da almeno 60 anni e per i quali, già qualche mese fa le autorità elvetiche avevano lanciato l'allarme (leggi: "400 milioni dimenticati in banca. La Svizzera cerca gli eredi").
Ma ora, per la prima volta nella storia della federazione, è stata pubblicata la lista dei nomi su un apposito sito internet (https://www.dormantaccounts.ch/narilo/) per far sì che le somme dei conti e i beni presenti nelle cassette di sicurezza possano essere rivendicati dai rispettivi titolari o eredi.
Per cui, chi ha lontani parenti in Svizzera o qualche zio o nonno emigrato negli anni 50-60 farebbe bene a controllare. Non si sa mai che possa entrare in possesso di un'eredità insperata.
L'inventario dei nomi pubblicati (appartenenti ai titolari dei conti superiori a 500 franchi e delle cassette di sicurezza) comprende infatti, sinora, ben 2.600 nominativi di persone fisiche, enti e società sia svizzere che di altri Paesi.
L'elenco sarà aggiornato ogni anno e gli interessati hanno, rispettivamente, da uno a cinque anni di tempo per farsi avanti e reclamare quanto presumono gli sia dovuto.
A gestire tutta l'operazione è l'associazione dei banchieri svizzeri, in rappresentanza delle banche della confederazione, e qualora nessuno si presentasse, entro i termini concessi, tutti i soldi andranno allo Stato.