di Lucia Izzo - È quasi realtà il maxi reclutamento predisposto dal Governo che porterà all'assunzione a tempo indeterminato di oltre 63mila docenti: il 22 dicembre è stato registrato alla Corte dei Conti il Dpcm che autorizza il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca a bandire, per il triennio scolastico 2016-2018 la selezione per le cattedre riservate ai soli docenti abilitati, come previsto dell'art. 35, comma 4, del d.lgs n. 165 del 2001.
Le assunzioni andranno a colmare i posti vacanti a seguito dei pensionamenti e quelli residuati dopo le operazioni previste dal piano straordinario di assunzione.
Per gli insegnamenti "comuni" i posti saranno 52.828, mentre 5.766 posti saranno destinati ai docenti di sostegno e 5.118 i posti di potenziamento.
Va alle superiori la maggioranza delle cattedre (circa 16.300), seguono la scuola primaria (circa 15.900 posti), le medie (circa 13.800) ed infine l'infanzia (circa 6.800).
All'origine del concorso, il cui bando è atteso per fine gennaio, c'è la legge 13 luglio 2015, n. 107, la c.d. riforma della "Buona Scuola".
Nei prossimi giorni il Ministro provvederà a firmare il decreto sulle prove d'esame, prodromico all'emanazione dei bandi, che saranno tre: uno per infanzia e primaria, uno per la secondaria di I e II grado e uno per il sostegno.
Il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha confermato che "il concorso si terrà questa primavera e a settembre avremo le prime assunzioni", contemporaneamente all'avvio del nuovo anno scolastico, stimando che "nel triennio 2016-2018 oltre 93mila insegnanti saranno assunti a tempo indeterminato".
Infatti, alle 63.712 assunzioni per concorso, andranno sommati anche altri 30.000 posti vacanti riservati ai docenti abilitati rimasti nelle Graduatorie a esaurimento (GAE), la cui stabilizzazione non è avvenuta con il piano straordinario di assunzioni di questa estate.
Gli oltre 93mila docenti pronti ad assumere una posizione a tempo indeterminato nel prossimo triennio, diventano 180mila se si ricomprendono anche i precari (circa 90mila) immessi in ruolo quest'anno ad opera della riforma.
"Il mosaico de #labuonascuola continua a comporsi, tassello dopo tassello" ha commentato il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone, per il quale "questo concorso diventa, finalmente, uno spartiacque: stabilisce in maniera inequivocabile che si diventa insegnanti solo attraverso questa via d'accesso, mettendo fine a liste e listarelle in cui personale qualificato è rimasto a stagnare per decenni. Dall'altra, immette nei nostri istituti docenti giovani e aggiornati, dei quali verranno verificate oltre alle competenze disciplinari anche le competenze professionali".
Un risultato importante, ha confermato la Giannini, grazie al quale "porteremo negli istituti migliaia di giovani abilitati, dando maggiore continuità didattica ai nostri studenti". Ma nonostante i buoni numeri si stima che saranno oltre 200mila gli insegnanti, il triplo quindi rispetto ai posti vacanti, a prendere parte al maxi-concorsone, i cui dettagli ufficiali circa le modalità di concorso saranno resi pubblici nelle prossime settimane.
Il Miur, infatti, prevede novità circa la valutazione dei titoli, il regolamento di riordino delle classi in concorso (ossia le materie insegnate da un docente) in modo da tener conto dei titoli universitari previsti dall'attuale ordinamento e degli indirizzi di studio della riforma Gelmini delle superiori avviata nel 2010.