di Marina Crisafi - Prima i risparmiatori più anziani e i più gravemente colpiti. Sono queste le priorità definite nella bozza di decreto sugli arbitrati che dovrebbe iniziare a definire la questione dei risparmiatori che hanno subito gravi perdite dal c.d. Salva-banche.
Ma le associazioni dei consumatori invitano "i truffati di Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Banca popolare dell'Etruria e del Lazio, Carichieti che hanno subito ingenti danni con il decreto del governo che ha anticipato il bail-in - a pensarci - molto bene prima di aderire ad arbitrati".
Sono Adusbef e Federconsumatori, in particolare, con una nota appena diffusa, a mettere in guardia le vittime delle banche, in quanto si rischia di sommare "al danno la beffa". I collegi infatti, sottolinea Elio Lannutti "saranno composti dagli stessi fiduciari delle contigue autorità vigilanti corresponsabili dell'esproprio del loro sudato risparmio". E per di più per le due associazioni sono "umiliazioni inaccettabili le elemosine arbitrali proposte ai più bisognosi con metodi assurdi a risparmiatori espropriati".
Quanto alla bozza di decreto, che, secondo le prime indiscrezioni, è in dirittura d'arrivo, oltre alla definizione delle priorità dei rimborsi, ad essere fissati sono anche i tempi per pervenire alla soluzione dell'arbitrato: novanta giorni più altri 30 per eventuali proroghe. L'arbitrato sarà gratuito e si applicherà agli obbligazionisti colpiti dal decreto.
La camera arbitrale sarà composta da 12 collegi, composti da un presidente magistrato e altri 4 membri, che dovranno occuparsi dei ricorsi, ponendo attenzione soprattutto agli obblighi di correttezza e trasparenza nella vendita dei prodotti finanziari.
Le istanze dovranno pervenire entro quattro mesi dall'emanazione del decreto.
Il lodo sarà deciso a maggioranza e la supervisione spetterà all'Anac di Raffaele Cantone.