di Marina Crisafi - Banda larga per tutti con l'obiettivo di coprire l'intero territorio entro il 2020, "a 30 mega bps e arrivare al 50% di abbonamenti a 100 mega bps". Queste le parole del premier durante la presentazione di oggi a palazzo Chigi del piano sulla banda larga, insieme all'ad di Enel, Francesco Starace e alla presenza dei sindaci delle città che per prime usufruiranno del progetto.
Progetto che, stando alle dichiarazioni, dovrà essere esteso a 224 città con inizio il 29 aprile per le prime gare (per i "cluster" C e D della banda larga), giorno in cui l'Italia festeggerà i 30 anni dall'arrivo di Internet, e con i primi abbonamenti già pronti a maggio. Si parte da Perugia, poi sarà la volta di Bari, Venezia, Catania e infine Cagliari. Queste le prime cinque città capoluogo in cui partirà il progetto per proseguire, come annunciato dall'ad Enel, in autunno, con Firenze, Genova, Napoli, Padova e Palermo.
Quanto ai "nodi" da sciogliere, innanzitutto c'è quello delle risorse sulle quali Renzi ha parlato di "un fondo dello Stato" con 4,9mld del Cipe (di cui 3,5 già stanziati). Poi ci sono i "costi". La fibra superveloce di Enel farà risparmiare? Questo dipenderà dai prezzi applicati agli operatori. Staremo a vedere.
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