di Lucia Izzo - Oggi, 30 Aprile, si compie un'altra tappa importante per quanto riguarda l'abolizione delle tariffe roaming negli stati membri dell'Unione Europea, manovra che ha lo scopo di mantenere gli stessi costi pagati dagli utenti nel proprio paese.
Si tratta della disciplina della c.d. Eurotariffa, ossia il piano di tariffazione del roaming internazionale, coinvolgente tutti gli operatori di telefonia mobile comunitari e teso a garantire agli utenti delle reti pubbliche di comunicazione mobile che viaggiano all'interno dell'Unione (oltre a Svizzera, Norvegia e Islanda) di non vedersi addebitare costi eccessivi rispetto alla tariffa nazionale se effettuano o ricevono chiamate, inviano o ricevono SMS e utilizzano servizi di trasmissione dati a commutazione di pacchetto (internet).
Si vuole così tutelare il consumatore dai costi spropositati imposti dalle compagnie telefoniche, ma anche favorire la libertà di circolazione dei servizi nell'Unione Europea, abbattendo le barriere ancora presenti nel mercato unico digitale. Per questo sono state previste anche disposizioni per rendere effettiva la "neutralità della rete".
La normativa di riferimento è il Regolamento (CE) N. 717/2007 del Parlamento europeo, emanato in concerto con la Commissione e il Consiglio dell'Unione Europea.
La battaglia condotta dalle istituzioni europee a partire dal 2006, ha portato a una riduzione delle tariffe extra di oltre l'80%, ma il processo di azzeramento dei costi aggiuntivi che gli utenti di telefonia sono costretti a pagare quando si trovano in altri stati dell'Unione verrà definitamente concluso a partire dal 15 giugno del 2017.
Invece, a partire da oggi, i costi imposti dalle compagnie telefoniche subiscono un drastico taglio poichè l'aumento massimo imponibile, rispetto al piano tariffario applicato nel paese d'origine, viene contenuto in determinati limiti.
Per chi chiama o manda messaggi all'estero, oppure ne riceve o si collega a internet, si applica sostanzialmente la propria tariffa nazionale, maggiorata di una piccola percentuale: per le chiamate in uscita il costo è quello della tariffa nazionale + 5 centesimi al minuto, mentre per quelle in entrata si aggiunge 1 centesimo al minuto; il costo per inviare un sms è maggiorato di 2 centesimi e per navigare su internet l'utente dovrà pagare 5 centesimi aggiuntivi per megabyte.
Tutti i costi si intendono IVA esclusa.
La Commissione, tuttavia, non ha dimenticato di porre un limite circa l'acquisto di Sim comprate all'estero (nonostante non siano ancora chiare le modalità applicative) per evitare che l'utente ne acquisti una da utilizzare come numero principale permanente nel proprio paese di residenza approfittando delle tariffe più basse vigenti in altri Stati dell'Unione.