di Marina Crisafi - Togliere le tasse sulla prima casa è stato un errore. A dirlo esplicitamente è la Commissione europea che nelle raccomandazioni all'Italia sul programma di Stabilità 2016-2017, sostiene sia "meglio reintrodurle".
Le raccomandazioni toccano tutti i punti degli scorsi anni: i conti pubblici, la lotta all'evasione, le banche, la giustizia, il catasto, la concorrenza, le professioni, il lavoro, e non ultima la tassazione sulla casa.
Nella lettera recapitata da Bruxelles all'Italia, la commissione si dichiara pronta a concedere la flessibilità di bilancio richiesta dall'esecutivo italiano, ma insiste su un maggior fisco sul mattone. Quello che l'Europa chiede è in sostanza una netta inversione di rotta, il che tradotto, come spiega il quotidiano ItaliaOggi, significa dirottare la "pressione fiscale dai fattori produttivi e dai consumi in direzione degli immobili".
Altre tirate d'orecchie riguardano: il nuovo catasto che, richiedono i commissari, va approntato entro giugno 2017; la previsione di misure antievasione come ricevute e pagamenti elettronici; la spinta sull'acceleratore nella lotta alla corruzione e per la riduzione dei crediti deteriorati, migliorando la legislazione sull'insolvenza e la riscossione; la riduzione dei processi civili; l'adozione di una strategia nazionale antipovertà, l'attuazione della legge sulla concorrenza, della riforma del lavoro, di quella della P.A. e del programma di privatizzazioni attraverso i cui proventi si dovrebbe ridurre il debito. E, infine, lo spostamento del carico fiscale verso gli immobili, con il ritorno appunto della tassazione anche sulla prima casa.
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