di Marina Crisafi - Il c.d. "bonus avvocati" diventa operativo. Con l'istituzione del codice tributo da parte dell'Agenzia delle Entrate (risoluzione n. 40/E del 20 maggio 2016 qui sotto allegata), si potrà utilizzare in compensazione nell'F24 il credito d'imposta di 250 euro istituito dalla legge di stabilità 2016 per i compensi corrisposti ad arbitri e avvocati nei procedimenti arbitrali e di negoziazione assistita.
Ecco come funziona il bonus e come richiederlo:
Chi può richiederlo
A poter richiedere il bonus è la parte che ha corrisposto nel corso dell'anno 2015, il compenso al legale che lo ha assistito in uno o più procedimenti di negoziazione assistita conclusi con successo, ovvero agli arbitri per il procedimento concluso con lodo.
Quanto spetta e come richiederlo
Il bonus spetta fino alla concorrenza di 250 euro a decorrere dal 1° gennaio 2016 e può essere usato in compensazione tramite l'F24, a pena del rifiuto dell'operazione di versamento. In alternativa, le persone fisiche non titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo, specifica la circolare delle Entrate, possono utilizzare il credito spettante in diminuzione delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi.
Il bonus, in ogni caso, spetta previa apposita richiesta presentata sul sito internet del ministero della giustizia (raggiungibile a questo link) esclusivamente in via telematica, allegando copia dell'accordo di negoziazione assistita concluso ovvero copia del lodo arbitrale, nonché, in aggiunta, copia della fattura rilasciata dall'avvocato o dall'arbitro per la prestazione, copia della quietanza, del bonifico, dell'assegno o di altro documento attestante l'effettiva corresponsione del compenso nell'anno 2015 e copia del documento di identità del richiedente.
Il codice tributo
Per utilizzare in compensazione il credito d'imposta tramite il modello F24, presentato esclusivamente tramite i canali ENTRATEL e FISCONLINE, l'Agenzia delle Entrate ha istituito il seguente codice tributo: "6866" denominato "Credito d'imposta - Incentivi fiscali alla degiurisdizionalizzazione - articolo 21-bis, del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83".
In sede di compilazione dell'F24, il codice tributo si trova all'interno della sezione "Erario", in corrispondenza delle somme indicate nella colonna "importi a credito compensati", ovvero, nei casi in cui il contribuente proceda al riversamento dell'agevolazione, nella colonna "importi a debito versati". Il campo "anno di riferimento" è valorizzato con l'anno di corresponsione del compenso, nel formato "AAAA".
Agenzia delle Entrate, risoluzione n. 40/E del 20 maggio 2016