di Marina Crisafi - Punire col carcere fino a 6 anni chiunque predichi l'odio nel nostro Paese, in nome di Allah. È questo il fine del disegno di legge appena presentato alla Camera dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, per introdurre il reato di integralismo islamico. Una battaglia tesa non già a "minare la libertà religiosa, ma - a prevedere una - norma che ha come finalità unica il garantire la sicurezza di chi vive in Italia" ha spiegato la stessa Meloni nella conferenza stampa di presentazione a Montecitorio. "Disinnesca l'odio, una legge per punire chi aiuta i terroristi" è la frase stampata sui volantini diffusi alla stampa, con un'immagine di candelotti di dinamite pronti ad esplodere allo scadere del timer.
"L'atroce massacro di Dacca - secondo la Meloni - ha rappresentato per tutti una brutta doccia fredda: ha sfatato alcuni miti cari al buonismo, cioè che l'integralismo islamico è legato alla povertà. I terroristi di Dacca sono persone colte, persone benestanti, come lo era Bin Laden". A quello sono seguiti i fatti di cronaca a Nizza. Per l'ex ministro, ciò dimostra che il fenomeno del fondamentalismo "è inserito nella cultura islamica. Alla base del problema c'è una specifica ideologia, mescolata a una base religiosa".
A tal fine, il ddl, composto da un solo articolo, propone di rendere perseguibile penalmente qualsiasi propaganda o predicazione, purché indirizzata "o comunque tale da mettere in pericolo la pubblica incolumità" e questa specificazione, secondo i promotori basterebbe a "non assimilare il nuovo reato ad alcuna ipotesi di reato di opinione'.
Ecco in sintesi cosa prevede la proposta:
Il nuovo reato
L'articolo unico della proposta mira, in particolare, ad introdurre nel codice penale il nuovo art. 270-septies, che punisce con la reclusione da 4 a 6 anni 'chiunque, al fine di o comunque in maniera tale da mettere in concreto pericolo la pubblica incolumità, propugna o propaganda idee dirette a sostenere sotto qualsiasi forma l'applicazione della pena di morte per apostasia, omosessualità, adulterio o blasfemia; l'applicazione di pene quali la tortura, la mutilazione e la flagellazione; la negazione della libertà religiosa; la schiavitù, la servitù o la tratta di esseri umani'.
Nel caso di schiavitù, la pena è aumentata se la condotta si riferisce a donne o minori.
Pene anche per chi aiuta
La punibilità inoltre è estesa anche a coloro che erogano, raccolgono o mettono a disposizione "beni o denaro, destinati a essere in tutto o in parte utilizzati per sostenere organizzazioni che svolgono, anche nell'ambito di luoghi di culto, attività dirette" a commettere il reato di integralismo islamico.
È punito, infine, con il carcere da 3 a 5 anni chiunque riceva da uno Stato, un'organizzazione o un soggetto straniero, "beni o denaro destinati a essere in tutto o in parte utilizzati" al fine di realizzare il reato.
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