Nell'attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il ministero ha anticipato il bando del concorso del 27 ottobre sul proprio sito

di Marina Crisafi - Parte il conto alla rovescia per gli aspiranti avvocati che dovranno sostenere il concorso per le scuole di specializzazione per le professioni legali 2016-2017. Nell'attesa della pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell'università e della ricerca, di concerto con quello della giustizia, ha anticipato la pubblicazione del bando sul sito istituzionale (disponibile qui). 

Nello specifico, sono 3.650 i laureati in giurisprudenza (vecchio ordinamento o con laurea magistrale) che potranno essere ammessi nelle scuole sparse su tutto il territorio nazionale (dalla Federico II di Napoli, all'università di Milano, sino all'Unicusano), superando il concorso che avrà luogo il 27 ottobre prossimo.

I futuri legali interessati dovranno presentare la domanda di partecipazione, sulla base del modulo predisposto dalla scuola prescelta, presso la segreteria dell'ateneo sede della stessa, entro il 7 ottobre. I candidati non ancora in possesso del titolo accademico, ma che lo conseguiranno comunque prima della prova d'esame, potranno presentare domanda di partecipazione con riserva.

Quanto alla prova, questa sarà unica in tutto il territorio nazionale e consisterà nella soluzione, entro 90 minuti, di cinquanta quesiti a risposta multipla, sui seguenti argomenti: diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto processuale civile, procedura penale.

In ogni ateneo sarà istituita una commissione giudicatrice del concorso (composta da professori universitari, magistrato, avvocato e notaio), che potrà assegnare a ciascun candidato massimo 60 punti, di cui 50 per la prova d'esame e 5, rispettivamente, per la valutazione del curriculum e del voto di laurea.

Saranno ammessi alla scuola di specializzazione coloro che, in relazione al numero dei posti disponibili, si collocheranno "in posizione utile nella graduatoria compilata dalla commissione giudicatrice" sulla base del punteggio complessivo riportato.

A parità di punteggio, inoltre, sarà ammesso il candidato più giovane d'età, mentre chi ha superato la prova collocandosi in sovrannumero, potrà chiedere l'iscrizione alla scuola presso una delle università che non ha ricoperto i posti disponibili.


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