di Gabriella Lax - E' fissato domani alle 11 l'appuntamento a Montecitorio per la consegna delle due milioni di firme raccolte per la proposta di legge promossa da Italia dei Valori sulla legittima difesa. Si tratta della "prima raccolta nella storia della Repubblica italiana ad avere ottenuto così tante sottoscrizioni" ha spiegato il segretario nazionale Idv, Ignazio Messina, che starebbe a simboleggiare il bisogno di difesa degli italiani. Il tutto, proprio nei giorni in cui è stata data notizia della richiesta di archiviazione del pubblico ministero per il caso di Rodolfo Corazzo, il gioielliere che la sera del 24 novembre scorso a Rodano nel milanese aveva sparato, uccidendolo, ad un rapinatore entrato in casa sua. Per il pm si sarebbe trattato di legittima difesa.
E la pdl in esame (qui sotto allegata) si pone l'obiettivo di rinforzare tale tutela (regolata dagli articoli 55 e 614 del codice penale) e assicurare la massima inviolabilità del domicilio.
Attualmente, l'articolo 55 del codice penale stabilisce che "Quando, nel commettere alcuno dei fatti preveduti dagli articoli 51, 52, 53 e 54, si eccedono colposamente i limiti stabiliti dalla legge o dall'ordine dell'autorità ovvero imposti dalla necessità, si applicano le disposizioni concernenti i delitti colposi, se il fatto è preveduto dalla legge come delitto colposo".
Per Idv andrebbe aggiunto il paragrafo: "Non sussiste eccesso colposo in legittima difesa quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altrui incolumità o dei beni propri o altrui nei casi previsti dal secondo e dal terzo comma dell'articolo 52".
Sulla durata della pena, il ddl chiede un inasprimento e, in relazione all'articolo 614, che attualmente prevede per il reato di violazione di domicilio da sei mesi a tre anni, se passasse la nuova legge la pena verrebbe innalzata "da un anno a sei anni". Con la previsione, sempre all'articolo 614, della possibilità di procedere d'ufficio nel caso in cui "il fatto è stato commesso per eseguire un delitto perseguibile d'ufficio". Pene maggiori sono richieste, inoltre, nel caso di violenza su persone o cose che possono arrivare da un minimo di due ad un massimo edittale di sette anni.
E infine nessun risarcimento per il colpevole con la previsione di un inciso ad hoc al quarto comma che sancisce che colui che venga danneggiato (in qualsiasi modo) per essersi intrufolato in casa d'altri non avrà diritto ad alcun ristoro.
DDL legittima difesa