di Marina Crisafi - Congedi, malattia, deduzioni spese formazione e maggiori tutele contro i mancati pagamenti dei committenti, ma anche disciplina, per la prima volta in Italia, dello smart working. Sono queste le principali novità previste dalla riforma del lavoro autonomo che oggi si avvia ad ottenere il primo via libera al Senato. Il ddl, presentato dall'esecutivo all'inizio dell'anno è stato oggetto di modifiche dalla Commissione Lavoro di palazzo Madama che dovrà, quindi, pronunciarsi definitivamente, per poi far traghettare il testo alla Camera.
Ecco i punti chiave della riforma (qui sotto allegata):
Campo di applicazione
La riforma estende le tutele indicate a tutti i rapporti di lavoro autonomo disciplinati nel titolo III del libro quinto del codice civile.
Restano esclusi dall'ambito di applicazione soltanto gli imprenditori e i piccoli imprenditori di cui all'art. 2083 c.c.
Mancati pagamenti dei clienti e clausole abusive
Il testo estende, innanzitutto, la tutela nelle transazioni commerciali anche ai rapporti tra lavoratori autonomi e imprese, e sancisce una stretta contro le clausole abusive. In particolare, l'art. 3 a tal fine, dichiara "abusive e prive di effetto le clausole che attribuiscono al committente la facoltà di modificare unilateralmente le condizioni del contratto o, nel caso di contratto avente ad oggetto una prestazione continuativa, di recedere da esso senza congruo preavviso nonché le clausole mediante le quali le parti concordano termini di pagamento superiori a sessanta giorni dalla data del ricevimento da parte del committente della fattura o della richiesta di pagamento".
È considerato abusivo, inoltre, il rifiuto del committente di stipulare il contratto in forma scritta.
In tutti i casi indicati, il lavoratore autonomo ha diritto al risarcimento dei danni.
Nasce lo sportello per il collocamento autonomi
Anche i lavoratori autonomi avranno uno sportello di collocamento ad hoc che dovrà essere realizzato presso i centri per l'impiego (e negli organismi autorizzati alle attività di intermediazione in materia di lavoro), in ogni sede aperta al pubblico, anche stipulando convenzioni con gli ordini professionali e con le associazioni più rappresentative sul piano nazionale.
Compiti dello sportello saranno: raccogliere le domande e le offerte di lavoro autonomo e fornire le relative informazioni ai professionisti ed alle imprese che ne facciano richiesta; fornire informazioni relative alle procedure per l'avvio di attività autonome e per l'accesso a commesse e appalti pubblici, nonché alle opportunità di credito e alle agevolazioni previste a livello nazionale e locale.
Spese formazione interamente deducibili
Il ddl amplia le agevolazioni sul fronte fiscale, confermando per gli autonomi la possibilità di dedurre integralmente le spese sostenute per i corsi di formazione e aggiornamento professionale, i master, i convegni, i congressi (ecc.) entro il limite annuo di 10mila euro. Il limite scende a 5mila euro per le spese relative ai servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all'auto-imprenditorialità, erogati dagli organismi accreditati in base alla disciplina vigente. Integralmente deducibili saranno inoltre gli oneri sostenuti per stipulare una polizza a garanzia del mancato pagamento delle prestazioni professionali.
Malattia, maternità e congedi
Tante le novità anche sul fronte delle politiche sociali con la previsione, in caso di malattia o infortunio di gravità tale da impedire lo svolgimento dell'attività per più di 60 giorni, di sospendere il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi (per l'intera durata e comunque fino a un massimo di 2 anni).
Il lavoratore potrà pagare a rate il debito previdenziale accumulato in ragione della sospensione in un arco di tempo pari a 3 volte il periodo della sospensione stessa.
Inoltre, gravidanza, malattia e infortunio degli autonomi che prestano attività in via continuativa per il committente, non comporteranno l'estinzione del rapporto di lavoro, "la cui esecuzione rimane sospesa, senza diritto al corrispettivo, per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare" Fatto salvo comunque il venir meno dell'interesse del committente.
Sul fronte maternità, la novità principale è che l'indennità potrà essere richiesta pur continuando a lavorare (non scatta cioè l'astensione obbligatoria). In relazione al congedo parentale, invece, il testo eleva dal 1° gennaio 2017 a sei mesi (in luogo dei tre attuali) il periodo di tutela sia per i lavoratori che per le lavoratrici e allunga il periodo di fruizione dall'attuale anno a tre anni di vita del bambino.
Lavoro agile per i subordinati
Il testo promuove il lavoro agile (c.d. smart working) definendolo una prestazione di lavoro subordinato che si svolge con modalità di esecuzione della stessa in parte all'interno dei locali aziendali e in parte all'esterno ed entro i limiti di durata dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale previsto dalla legge; con la possibilità di utilizzo della tecnologia e assenza di una postazione fissa durante i periodo di lavoro svolti all'esterno dei locali.
Le disposizioni sul lavoro agile potranno applicarsi, ove compatibili, anche alla pubblica amministrazione e i lavoratori avranno i medesimi diritti e trattamenti di coloro che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all'interno dell'azienda.
Ddl Lavoro Autonomo
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