di Gabriella Lax - Occhio ai vostri profili social perché alcune compagnie di assicurazione per le auto controllano i profili dei potenziali clienti per fare una valutazione preventiva del rischio. Ciò è oggi possibile grazie all'enorme espansione avuta dai social network grazie ai dati che decidiamo di pubblicare, utili anche alle assicurazioni che studiano con interesse l'ascesa degli smartwatch per monitorare la salute delle persone. Dunque un "like" a un particolare musicista o a un divo del cinema, oppure pubblicare un determinato status, potrebbero rivelare se il cliente potenziale sia un guidatore aggressivo, prudente o equilibrato. Al contrario se post e commenti evidenziano le caratteristiche di una personalità "coscienziosa e affidabile", i nuovi assicurati potranno ottenere un'immediata riduzione della polizza, senza dover attendere la lunga scalata della classe di merito.
L'esperimento era stato annunciato dalla compagnia britannica di assicurazione Admiral che proponeva ai neopatentati la possibilità di accedere a sconti (fino al 15%) sulle tariffe Rc auto in base ai risultati di un'analisi effettuata sui loro profili social.
L'app (dal nome "Firstcarquote") sarebbe stata la prima nel suo genere e doveva partire già in questi giorni, sennonché le attività della società sono state bloccate da Facebook, come ha spiegato un portavoce della società di Palo Alto, per violazione delle linee guida della piattaforma che vietano "la raccolta di informazioni e il loro utilizzo per stabilire l'affidabilità" degli utenti.
Secondo le previsioni, inizialmente, la scelta di aderire a questo sistema andava effettuata su base volontaria. Anche perché chi voleva lo sconto doveva autorizzare la compagnia a poter consultare il proprio profilo sui social. Esattamente come accade per altri servizi, quali la "scatola nera", i dispositivi che tracciano velocità e posizione durante la guida, che già consentono di ottenere sconti sulle tariffe.
Il sistema, al momento, dunque, non è destinato dunque ad andare in porto, ma la tendenza è ormai chiara: il rapporto tra assicurazioni e social network è destinato a diventare sempre più stretto.
• Foto: 123rf.com