di Valeria Zeppilli - Dallo scorso gennaio è disponibile online un'interessante applicazione: "Giustizia civile". Si tratta, in pratica, dell'evoluzione della versione beta lanciata già nel 2012, che ad oggi è stata scaricata da oltre 80mila utenti e che permette, in moltissimi casi, di evitare le code in cancelleria.
Tramite tale applicazione, infatti, è possibile consultare l'evoluzione dei procedimenti pendenti sia dinanzi al giudice di pace, che dinanzi al tribunale che dinanzi alla corte d'appello, utilizzando il semplice numero di registro generale. Si segnala, in ogni caso, che per ovvi motivi di privacy i nomi delle parti sono oscurati.
Oltre al risparmio di tempo e al contenimento dei costi, è chiara anche la garanzia di trasparenza offerta ai cittadini, che hanno instaurato una relazione diretta con la pubblica amministrazione peraltro mediante un investimento esterno del Ministero della giustizia limitato, che non ha superato di molto i cento euro ed è derivato dalla pubblicazione dell'app su Apple store per iPhone e su Google play per Android. Lo sviluppo, infatti, è stato curato da una risorsa interna, ovverosia il CISIA - Coordinamento Interdistrettuale per i Sistemi Informativi Automatizzati di Palermo.
L'applicazione, oltretutto, non è limitata agli avvocati e agli altri professionisti che gravitano attorno al sistema giustizia ma è scaricabile gratuitamente da tutti i cittadini.
Chiaramente, però, sono soprattutto i legali ad essere interessati dell'app e alle cui esigenze sono ispirati i miglioramenti in cantiere, ovverosia lo scadenzario delle udienze e la consultazione dei ricorsi in Cassazione. Anche molte utilità sono operativamente (anche se non formalmente) riservate agli avvocati, come quella che permette di catalogare sotto la voce Preferiti le cause nelle quali sono costituiti come difensori.
L'app è disponibile qui: in versione android e in versione IoS.