Il procedimento che ha portato all'ibernazione è stato statuito in via definitiva da un giudice dell'Alta corte di Londra col consenso della madre e col diniego del padre.
La ragazza, colpita da una forma rara di cancro, viveva con la sua famiglia nell'area metropolitana di Londra. Il suo sogno, come aveva scritto in una lunga lettera, era quello di voler provare a vivere più a lungo in futuro, per questo aveva chiesto di non essere inumata sottoterra. La giovane raccontava di aver approfondito alcune teorie sulla "criopreservazione" online e, per questo, sperava che attraverso questa tecnica le potesse essere data la possibilità di essere curata e risvegliata, magari fra qualche centinaio di anni.
Andato a trovarla in ospedale il giudice Peter Jackson, ha spiegato, rendendo noto il caso, di essere rimasto colpito "dall'animo coraggioso con cui ha affrontato la sua sorte". Ha poi specificato che, tecnicamente dal punto di vista giuridico, è stato chiamato solo a giudicare se dar ragione alla madre o al padre nella disputa fra genitori su cosa fare del corpo della figlia dopo la morte.