di Gabriella Lax - Potranno accedere agli asili solo i bambini vaccinati. Si consuma in Emilia Romagna l'ultimo atto di una guerra che vede contrapposti favorevoli e contrari alle vaccinazioni. In questo senso però, l'assemblea legislativa emiliana è stata tassativa: per poter frequentare gli asili regionali, tutti i bimbi dovranno essere vaccinati: a stabilirlo è, per la prima volta, una legge regionale. Sono i dati della Regione ad aver richiesto la normativa: la percentuale di bambini vaccinati è diminuita negli ultimi anni e dal 2014 è scesa al di sotto del livello di sicurezza del 95% (limite indicato dall'Organizzazione mondiale della sanità) e nel 2015 la copertura per le quattro vaccinazioni obbligatorie ha raggiunto il 93,4%.
Si tratta di una riforma per la prima infanzia che ridisegna i servizi educativi da 0-3 anni, ma soprattutto introduce l'obbligo di somministrare ai bambini l'antipolio, l'antidifterica, l'antitetanica e l'antiepatite B. L'articolo 6, comma 2, della nuova legge regionale stabilisce la ratio della normativa, nata per preservare lo stato di salute "sia del minore sia della collettività" con cui il minore stesso viene a contatto. Inoltre "costituisce requisito di accesso ai servizi educativi e ricreativi pubblici e privati l'avere assolto gli obblighi vaccinali prescritti dalla normativa vigente" specificando che, ai fini dell'accesso, la vaccinazione deve essere omessa e differita solo in caso di pericoli concreti accertati per il bimbo, "in relazione a specifiche condizioni cliniche". Entro un mese dall'entrata in vigore della legge la Giunta regionale, con averso un provvedimento apposito, specificherà le forme concrete di attuazione del comma sui vaccini. Per l'accesso al nido, i genitori dei bimbi non ancora vaccinati avranno tempo per presentare il certificato di avvenuta vaccinazione fino a quando non sarà accettata la domanda d'iscrizione (maggio-giugno 2017, data che varia a seconda del comune di appartenenza). Nello stesso tempo, la Regione si impegna a rafforzare azioni, interventi di comunicazione e informazione sull'importanza delle vaccinazioni.
La normativa ha ricevuto la benedizione del premier Renzi ed il plauso del ministro alla salute Beatrice Lorenzin.
Ma la polemica è dietro l'angolo perché il Codacons ha annunciato ricorsi. L'associazione dei consumatori solleva dubbi sulla costituzionalità della norma, il pericolo è che se la legge dovesse essere attuata potrebbero arrivare una serie di denunce contro gli asili nido che rischierebbero l'accusa di abuso in atti d'ufficio e violenza privata.
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