di Lucia Izzo - Dal 1° gennaio sono cambiate le regole riguardanti l'assunzione obbligatoria dei disabili per le aziende, in particolare per quelle che contano dai 15 ai 35 dipendenti. Come previsto dal decreto correttivo del Jobs Act (d.lgs. 151/2015), le aziende dovranno dunque impegnarsi a rispettare i nuovi limiti relativi al numero di dipendenti a partire dal quale sarà obbligatoria l'assunzione del disabile, pena sanzioni anche alquanto elevate.
Sino al 31 dicembre 2016 si è operato in un "regime transitorio" con cui la disciplina è stata applicata gradualmente: l'obbligo di assunzione per le aziende coinvolte, aventi da 15 a 35 dipendenti, di assumere un disabile, prevedeva una finestra di tolleranza. In sostanza, il datore di lavoro, al raggiungimento dei 15 lavoratori computabili, poteva posticipare l'assunzione del disabile fino a quando non avesse assunto il sedicesimo dipendente.
In particolare, "i datori di lavoro privati (…), che effettuano una nuova assunzione, aggiuntiva rispetto al numero dei dipendenti in servizio, sono tenuti ad assumere un lavoratore disabile entro i 12 mesi successivi a partire dalla data in cui si effettua la predetta assunzione".
Cosa cambia
Con gli interventi riformatori, a partire dal 1° gennaio 2017, invece, l'obbligo di assunzione di un disabile incluso nelle liste di collocamento obbligatorio scatterà automaticamente al raggiungimento dei 15 lavoratori dipendenti.
Solo le aziende con meno di 14 dipendenti saranno esonerate dall'obbligo di assunzione, mentre invece le aziende aventi da 15 a 35 dipendenti dovranno assumere almeno un lavoratore disabile, quelle da 36 a 50, almeno 2 lavoratori disabili e le aziende con oltre 50 dipendenti dovranno occupare almeno il 7% di lavoratori disabili nell'organico.
L'applicazione delle nuove regole di assunzione di disabili (con chiamata nominativa o tramite convenzioni) scatta nei confronti di tutti i datori di lavoro del settore privato e per gli enti pubblici economici.
Gli obblighi di assunzione sono sospesi per quanto riguarda le imprese in difficoltà che hanno fatto richiesto di Cigs per ristrutturazione, crisi aziendale o contratto di solidarietà.
Le sanzioni
Insieme alle nuove regole, entrano in vigore le nuove sanzioni per coloro che non rispettano gli obblighi di legge. Rispetto alla precedente normativa, che puniva con una sanzione pari a 62,77 euro (per ogni giorno lavorativo e per ciascun lavoratore) chi non procedeva all'assunzione obbligatoria entro 60 giorni, le conseguenze risultano essere aggravate.
Con le novità stabilite dal Jobs Act, chi non rispetterà gli obblighi di assunzione dovrà sborsare 153,20 euro per ogni giorno di non copertura e per ciascun disabile non assunto, sanzione che può ridursi a 38,30 euro al giorno se il datore di lavoro assume poi il lavoratore disabile, ottemperando alla diffida o presenta la relativa richiesta agli uffici competenti.
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