di Marina Crisafi - Atteggiamenti troppo effeminati e ostentati in modo provocatorio. È questa la motivazione del provvedimento con cui il tribunale dei minori di Padova ha allontanato un tredicenne dalla propria madre, facendo scoppiare la polemica non solo in città ma in tutto il Paese.
La vicenda, raccontata dal Mattino di Padova, inizia con l'allerta da parte dei servizi sociali che nella relazione evidenziano il comportamento ambiguo e diverso del ragazzino dovuto al fatto che "il suo mondo affettivo risulta legato quasi esclusivamente a figure femminili e la relazione con la madre appare connotata da aspetti di dipendenza, soprattutto riferendosi a relazioni diadiche con conseguente difficoltà di identificazione sessuale".
Secondo quanto riporta il quotidiano, in qualche occasione il ragazzo era andato a scuola truccato e con lo smalto sulle unghie (anche se la madre ha negato, parlando di festa di Halloween). In ogni caso, il disagio che ha portato al decreto di allontanamento del 13enne dal nucleo familiare, partirebbe da lontano. Dalla storia di abusi sessuali da parte del padre, con processo concluso con un'assoluzione per l'uomo, e il primo affidamento a una comunità diurna, da cui sono partite, a seguito degli atteggiamenti dimostrati dal ragazzo, le segnalazioni dei responsabili della struttura ai servizi sociali e da qui si è arrivati al provvedimento definitivo di allontanamento dalla madre.
Ma ciò che è certo è che la vicenda non finisce qui. L'avvocato di famiglia, Francesco Miraglia, ha già annunciato infatti di aver impugnato la decisione del tribunale.
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