di Valeria Zeppilli - Se l'assicurazione nega all'infortunato il danno biologico permanente da colpo di frusta, pretendendo che questi si sottoponga a delle radiografie, rischia di essere segnalata all'Ivass.
Recentemente, infatti, una Compagnia "colpevole" di aver indennizzato un uomo di soli 180 euro contro i 5.800 riconosciuti in giudizio è finita sotto la lente dell'istituto, a seguito della notifica ai sensi dell'articolo 148, comma 8, C.d.A. della sentenza che ha disposto la sua condanna a pagare la differenza.
Si tratta, in particolare, della pronuncia numero 769/2016 del Giudice di Pace di Venezia, adito da un uomo rimasto vittima di un sinistro dalla dinamica incontestata.
Giunto in pronto soccorso subito dopo l'incidente, all'attore era stato riconosciuto un trauma mielico cervicale, a seguito del quale egli si era sottoposto a numerose visite e anche ad una radiografia. Ma all'assicurazione non è bastato.
Per il giudice, invece, non servono altri accertamenti strumentali, dato che gli esami radiologici non riescono a rilevare le alterazioni dei tessuti molli paravertebrali e che con il colpo di frusta raramente si verificano delle lesioni vertebrali.
Intanto in corso di causa all'uomo viene riconosciuta una lesione permanente del 2-3% e le contestazioni della Compagnia si dimostrano non solo inutili ma dannose: ora le toccherà pagare la differenza, le spese di giudizio e non solo. C'è anche l'Ivass che l'attende.
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