di Lucia Izzo - Il primo Consiglio dei Ministri dell'anno, riunitosi ieri 14 gennaio 2017, presieduto dal Presidente Paolo Gentiloni (dimesso dal Policlinico Gemelli e in buone condizioni dopo un piccolo intervento) ha approvato alcune delle riforme principali lasciategli in eredità dal Governo Renzi.
"Le riforme non si fermano" ha twittato il Presidente del Consiglio a seguito dell'approvazione dei decreti attuativi sulle unioni civili che rendono definitivamente operativa la legge Cirinnà, nonché dei provvedimenti riguardanti la Buona scuola e le violazioni della concorrenza.
Unioni civili al traguardo
Giunge all'esame definitivo l'attuazione della delega al governo in materia di unioni civili. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia Andrea Orlando, ha approvato in esame definitivo tre decreti legislativi di attuazione dell'articolo 1, comma 28, della legge 20 maggio 2016, n. 76.
Nello specifico i tre provvedimenti prevedono: un primo "pacchetto" riguardante disposizioni di modifica e riordino delle norme di diritto internazionale privato in materia di unioni civili
tra persone dello stesso sesso; in secondo luogo, disposizioni per l'adeguamento delle norme dell'ordinamento dello stato civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni alle previsioni della legge sulla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, nonché modifiche ed integrazioni normative per il necessario coordinamento con la stessa legge delle disposizioni contenute nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti e nei decreti già in vigore; infine, disposizioni di coordinamento in materia penale.I tre provvedimenti vanno a recepire le osservazioni delle camere, introducendo alcune modifiche ad esempio, la possibilità che l'unione possa sciogliersi a mezzo lettera raccomandata laddove non vi sia congiunta decisione di porrevine al vincolo; la creazione di registri per le iscrizioni e le trascrizioni delle unioni civili, autonomi e separati rispetto a quelli di matrimonio; la facoltà dell'unito civilmente di adottare il cognome del partner, senza perdere quello d'origine e senza necessità di modifiche anagrafiche.
Ancora, i decreti attuativi precisano che, alla stregua del matrimonio, l'unione civile possa essere celebrata in pericolo di vita in nave o in aereo e che il matrimonio che sia stato contratto all'estero da cittadini italiani dello stesso sesso produca in Italia gli effetti dell'unione civile.
Per ovviare alle problematiche legate ai c.d. "sindaci obiettori", si prevede la possibilità di delegare le funzioni di ufficiale di stato civile per celebrare l'unione civile a consiglieri, assessori o privati cittadini provvisti dei requisiti per essere eletti consiglieri comunali.
Inoltre, la nuova disciplina delle "unioni civili" ha richiesto l'armonizzazione del Codice penale e del Codice di procedura penale, in particolare quanto alla definizione di matrimonio agli effetti della legge penale (ad esempio quale circostanza aggreavante di un reato).
Le altre novità approvate in Cdm
Oltre alle unioni civili, sul tavolo del Cdm sono finiti anche i decreti attuativi della Buona Scuola (leggi anche: "Esami più facili e laurea per maestre asilo: ecco come cambia la scuola"). Ben 8 su 9 quelli approvati che ora dovranno affrontare i pareri delle commissioni parlamentari.
Le deleghe riguardano l'accesso ai ruoli del personale docente, delineando l'articolazione del percorso unitario di accesso e formazione ai ruoli a tempo indeterminato del personale docente della scuola secondaria, nonché dell'insegnamento tecnico-pratico, denominato "Sistema di formazione iniziale e di accesso".
Viene prevista, inoltre, l'emanazione con cadenza regolare del bando di concorso sul numero di posti che si prevedono vacanti e disponibili al termine del triennio corrispondente al percorso formativo.
Inoltre, i decreti attuativi vanno ad aggiornare, riorganizzare e razionalizzare i provvedimenti vigenti in materia di promozione dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità e superano la sovrapposizione tra istruzione professionale e istruzione tecnica attraverso il rafforzamento dell'identità dell'istruzione professionale.
Ancora, luce verde per i provvedimenti riguardanti il sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e per i bambini in età compresa dalla nascita fino ai sei anni, il diritto allo studio garantito con effettività su tutto il territorio nazionale, la cultura umanistica, la disciplina della scuola italiana all'estero e la valutazione, certificazione delle competenze ed esami di Stato.
Massima soddisfazione è stata espressa dalla ministra Valeria Fedeli, che ha definito le deleghe "una delle parti più innovative della Buona Scuola". L'unica delega non approvata è quella riguardante la revisione generale del testo unico sulla scuola.
Tra lea ltre novità che hanno visto la luce in Cdm, anche l'approvazione in esame definitivo del decreto legislativo di attuazione della direttiva 2014/104/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 novembre 2014 relativa a determinate norme che regolano le azioni per il risarcimento del danno ai sensi del diritto nazionale per violazioni delle disposizioni del diritto della concorrenza degli Stati membri e dell'Unione europea.
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