di Marina Crisafi - Manca poco più di un mese alla partenza della lotteria degli scontrini fiscali, introdotta con la legge di bilancio 2017. A partire dal 1° marzo 2017, infatti, dovrebbe prendere il via un'operazione che, come ricorda una nota della Cna, vede coinvolte circa 2,8 milioni di imprese per quasi 500 miliardi di controvalore. L'iniziativa potrebbe rivelarsi molto di "successo", secondo la Confederazione, contando sul fatto che "gli italiani amano il rischio: nel 2016 hanno speso in giochi 95 miliardi, il 4,4% del prodotto interno lordo, non molto di meno dei 135 miliardi per nutrirsi, suppergiù un decimo del reddito netto disponibile". Un ecosistema, dunque, "che potrebbe favorire un esito positivo al progetto, aiutando in tal modo l'emersione di una parte di economia sommersa e, ma sarà da verificare, contribuendo a favorire la ripresa dei consumi".
Come funzionerà la lotteria
Quanto ai dettagli, ad oggi tutto è rimandato, prosegue la nota, "all'approvazione del decreto, da parte del ministero dell'Economia e finanze di concerto con lo Sviluppo economico, che contiene il regolamento della lotteria".
Insomma, per "modalità tecniche, entità e numero dei premi è necessario attendere fine febbraio. Così come per conoscere la determinazione dei biglietti". Ogni scontrino ne vale uno? Si interroga la stessa Confederazione, "oppure bisognerà raggiungere un tot di spesa per vedere riconosciuto al codice fiscale il biglietto?".
"Appare infine complicato - conclude la nota - assegnare al consumatore un potere di controllo sull'emittente per sapere se davvero ha trasmesso al fisco l'operazione e, quindi, la possibilità di vincita".
Al momento, ciò che è noto è che la sperimentazione della "riffa antievasione", anticipata al 2017 (inn luogo della previsione iniziale al 2018), sarà limitata agli acquisti di beni o servizi, "fuori dall'esercizio di attività d'impresa, arte o professione, effettuati da contribuenti, persone fisiche residenti nel territorio dello Stato".
In sostanza, il nuovo scontrino lotteria dovrebbe funzionare come una qualsiasi altra lotteria nazionale ma il cittadino anziché acquistare il biglietto per partecipare all'estrazione, utilizzerà il codice associato allo scontrino fiscale emesso dal negoziante.
Si tratterà quindi di uno scontrino "parlante", come quello già emesso dalle farmacie, che conterrà il codice fiscale dei clienti.
Le estrazioni dovrebbero essere effettuate mensilmente e chi pagherà con bancomat o carta di credito potrà contare su una corsia preferenziale per la vittoria, perché avrà un 20% in più di possibilità di vincere rispetto a chi paga in contanti.
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