di Redazione - È reale il rischio di una maximulta all'Italia per la violazione della direttiva europea sulla qualità dell'aria. A confermarlo è il ministro dell'ambiente, GianLuca Galletti, in un'intervista a Radio24 sull'emergenza smog nel nostro Paese. Anche se è difficile prevedere l'esito dell'infrazione e la cifra della sanzione che sarà stabilita dalla Corte di Giustizia, il pericolo insomma è concreto "e non solo per la qualità dell'aria" spiega il ministro.
Gli interventi eseguiti hanno "sensibilmente" migliorato la situazione, ma "abbiamo un percorso lungo e non c'è un intervento che risolve, è una miriade di interventi che devono essere fatti in maniera coordinata tra le regioni interessate" ha aggiunto Galletti ai microfoni della radio.
Il problema reale è che le infrazioni ambientali (che ammontano a 13 tutte a carico delle regioni) riguardano acque, rifiuti, discariche, qualità dell'aria e la questione più che di risorse che ammette il ministro sono state finanziate, concerne la governance.
Non si può chiedere a un comune di 800 abitanti di fare tutto - conclude il ministro, "bisogna fare la gara, i bandi, monitorare i lavori. Sto commissariando ma anche il mio ministero non è nato per quello, io faccio regolazione e controllo".
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