di Redazione - Via libera a 887 assunzioni nella polizia penitenziaria, tramite lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi. A prevederlo è un emendamento al decreto Milleproroghe approvato ieri dalla commissione Affari Costituzionali del Senato. La "buona notizia" ha ricevuto il plauso dei sindacati. "Indubbiamente una boccata di ossigeno per i baschi azzurri - ha dichiarato infatti il segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), Donato Capece - anche se non basta di certo per sanare le croniche carenze di personale della polizia penitenziaria alla luce del crescente aumento dei detenuti nelle carceri italiane".
Ogni 9 giorni un detenuto si uccide in cella, ogni giorno ci sono in media 23 atti di autolesionismo e 3 suicidi sventati, spiega Capece, snocciolando i dati dei "gravi eventi critici nelle carceri italiane - sventati dalle donne e dagli uomini del corpo di polizia penitenziaria". Aggressioni, risse, rivolte e incendi, poi sono all'ordine del giorno. E il numero di tali eventi critici è sempre in crescita, soprattutto da quando "sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto". Il tutto mentre, rincara il segretario Sappe, "il corpo di polizia penitenziaria ha carenze di organico pari ad oltre 7.000 agenti'. Per cui, questi 887 nuovi agenti "ancorchè non in numero sufficiente rispetto alle reali esigenze operative - conclude, sono a dir poco - necessari per fronteggiare le criticità".