di Gabriella Lax - Investe un gatto e fugge e si becca una multa da 413 euro. È accaduto a Prato dove un sessantenne è stato ripreso dalle telecamere, fino a risalire alla targa del suo mezzo ed ha visto recapitata a casa la multa. Il Codice della strada prevede l'obbligo di fermarsi e soccorrere qualunque animale (domestico o selvatico) ferito per investimento. L'infrazione prevede multe dai 413 ai 1.650 euro.
Nel caso di specie, è stata una pattuglia della polizia municipale ad accorgersi che l'uomo, a bordo di un suv, aveva investito un gatto che attraversava sulle strisce pedonali. Il conducente ha dapprima rallentato ma poi ha ripreso la marcia allontanandosi senza soccorrere l'animale. Per la povera bestia agonizzante sull'asfalto non c'è stato nulla da fare. È morta poco dopo. I vigili hanno però raccolto la testimonianza di una donna ed hanno acquisito le immagini di una telecamera della zona riuscendo così a rintracciare la targa del veicolo. L'articolo 189, comma 9-bis del codice della strada stabilisce che "l'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 410 a euro 1.643. Le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso. Chiunque non ottempera all'obbligo di cui al periodo precedente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 82 a euro 328".
Impossibile non accorgersi della differenza di trattamento e della sanzione che dipende, come riporta Il Sole 24 Ore, dal tipo di animale investito. Dunque bisogna fermarsi e soccorrere, in caso di investimento: animale da affezione (come gatto e cane), animale da reddito (come un coniglio o un pollo), animale protetto (per esempio la serpe comune che si chiama biacco, un riccio, un colombaccio, una donnola, una chiocciola, esiste un elenco specifico di 842 specie del ministero dell'ambiente). Tutti gli altri animali invece, per il codice, si possono investire "impunemente" senza bisogno di fermarsi e prestare soccorso.