di Valeria Zeppilli - Per i malati cronici il reperimento dei medicinali necessari alle loro opportune cure potrebbe presto cambiare iter, con conseguenti notevoli semplificazioni. In Aifa, infatti, è stato avviato un Tavolo sulla medicina generale che ha posto in luce l'importanza di un maggiore coinvolgimento dei medici di base nella cura delle patologie croniche.
Oggi, si ricorda, coloro che ne sono affetti possono acquistare i medicinali loro destinati solo con prescrizione conseguente alla predisposizione, da parte del medico specialista, di un apposito piano terapeutico. È evidente che si tratta di una procedura sicuramente tutelante, ma che costringe i malati a passare continuamente da un medico ad un altro per ottenere le medicine delle quali hanno bisogno, peraltro con aggravio di spese se solo si considera che il ticket da pagare per la visita specialistica necessaria all'aggiornamento del piano terapeutico ammonta a 50 euro.
Ma non solo, in alcune Regioni la prima dose di farmaci e il primo timbro sulla prescrizione deve essere necessariamente apposto dalla farmacia ospedaliera e solo a partire dalle confezioni successive è possibile scegliere la farmacia di fiducia o, comunque, una farmacia più comoda per il malato.
L'idea dell'Aida, quindi, è quella di semplificare il percorso che si trovano a dover affrontare i quasi 10 milioni di italiani affetti da gravi patologie croniche per poter recuperare i farmaci, garantendo però l'appropriatezza delle prescrizioni oltre che l'aderenza terapeutica.
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