Partendo dall'assunto che "gli animali non sono oggetti - e - non possono essere sequestrati da presunti aguzzini, affidati e poi strappati alle loro famiglie a seconda dell'esito dei procedimenti penali". Bisogna tutelare il loro benessere e riconoscere i loro diritti, prosegue la Brambilla: "ogni sequestro deve essere immediatamente trasformato in "affido definitivo" - così - proprio perché gli animali non sono cose al momento del sequestro, di solito preventivo, sorge il problema della loro custodia, anche perché il provvedimento può durare a lungo, come il procedimento penale cui si riferisce".
La legge già oggi dispone "che gli animali sequestrati o confiscati siano affidati ad associazioni o enti, riconosciuti per decreto, che ne facciano richiesta. Ma vivere in un canile, anche il meglio organizzato del mondo, non sarà mai come conoscere il calore di una casa e l'affetto di una famiglia, di gran lunga la situazione più consona ad un animale domestico". Da qui la diffusione della pratica degli affidi, nel corso del procedimento, a privati, che però corrono il rischio, dopo anni di cure, di dover restituire gli animali se l'imputato è prosciolto o assolto o il sequestro è annullato.
La proposta, tesa a risolvere il problema, è quella di prevedere che "l'autorità giudiziaria ordini l'affido definitivo degli animali sequestrati con alienazione allo Stato, agli enti o associazioni autorizzati o ai loro subaffidatari". Toccherà al giudice stabilire le modalità dell'affido. Potrà per esempio, com'è già avvenuto in alcuni casi-pilota, chiedere agli affidatari un "deposito giudiziario" per ogni animale affidato, con il quale indennizzare il precedente proprietario nel caso le ragioni del sequestro vengano a cadere. Così "l'interesse dell'animale, che ha ormai trovato una nuova famiglia - prevarrà - su ogni altro, anche quello del precedente proprietario che dovrà accontentarsi di una somma di denaro". Non solo: c'è un ulteriore effetto deterrente. Si "evitano contenziosi alla fine del sequestro - conclude la Brambilla - "e si liberano posti nei canili, dov'è molto difficile far adottare animali sotto sequestro proprio per il rischio-restituzione".
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