di Valeria Zeppilli - A partire da maggio 2017 la fase di avvio provvisorio di un tribunale del brevetto unificato (denominato UPC) vedrà come protagonista anche l'Italia.
Si ricorda che ci si riferisce al nuovo ufficio al quale verrà progressivamente affidata la competenza esclusiva europea in materia di brevetti europei e brevetti europei con effetto unitario e che si trova ora ufficialmente ai nastri di partenza.
Fase provvisoria
Nella fase provvisoria ci si occuperà del collaudo dei sistemi informatici e della selezione dei magistrati ai quali verranno affidate le controversie di competenza del nuovo tribunale.
In essa l'Italia è pienamente coinvolta a seguito della firma del protocollo di applicazione provvisoria sul Tribunale unificato dei brevetti, avvenuta il 10 febbraio 2017, e alla conseguente possibilità di applicare alcune parti dell'accordo sul Tribunale unificato dei brevetti prima che lo stesso entri in vigore. A tale ultimo proposito si segnala che la completa operatività dell'accordo necessita della ratifica da parte di 13 paesi europei, tra i quali obbligatoriamente Francia, Germania e Regno Unito, mentre, ad oggi, ad aver provveduto alla ratifica sono stati 12 Stati tra i quali, dei tre obbligatori, solo la Francia.
Sede milanese
Peraltro l'Italia è riuscita ad aggiudicarsi anche una sede del Tribunale, che verrà istituita a Milano e si affiancherà a quella di Parigi e a quella di Monaco di Baviera.
Chiaramente si tratta di un'opportunità molto importante per il nostro paese e per l'affermazione di un ruolo di primo piano in materia di proprietà intellettuale, che rappresenta la conquista di un grande obiettivo raggiunto insieme a quello del taglio del 40% delle tasse processuali per le micro imprese e le piccole imprese, "strappato" a Bruxelles.
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